Adozioni gay, i pediatri lanciano l’allarme: «Danni psichici ai bambini»

3 Feb 2016 16:46 - di Redazione

Le adozione gay fanno male alla rescita dei bambini: viene dalla scienza la conferma di un dato di buon senso comune. «Non si può escludere che convivere con due genitori dello stesso sesso non abbia ricadute negative sui processi di sviluppo psichico e relazionale nell’età evolutiva». Lo afferma, a proposito delle adozioni gay ,  il presidente della Società Italiana di Pediatria, Giovanni Corsello. La  Stepchild adoption rischia di essere disastrogena sulal vita dei soggetti più meritevoli di tutele Il dibattito sul ddl sulle unioni civili, approdato  in Senato, afferma, «si è mantenuto su una sfera prevalentemente politica ed ideologica», mentre «riteniamo che la discussione dovrebbe comprendere anche i profili clinici e psicologici del bambino» .«Come pediatri – afferma Corsello – riteniamo invece che la discussione dovrebbe comprendere anche i profili clinici e psicologici del bambino e dell’adolescente». Sono considerazioni di grande saggezza ed equilibrio. Ma gli ideologi del gender e delle adozioni gay sembrano intenzionati ad andare dritti per la loro strada. «La maturazione psicologica di un bambino – prosegue il presidente dei pediatri italiani –  si svolge lungo un percorso correlato con la qualità dei legami affettivi all’interno della famiglia e con i coetanei. La qualità delle relazioni umane e interpersonali, nonché il livello di stabilità emotiva e la sicurezza sociale di un bambino – sono conseguenze di una maturazione psicoaffettiva armonica». «Studi e ricerche cliniche – conclude Corsello–  hanno messo in evidenza che questi processi possono rivelarsi incerti e indeboliti da una convivenza all’interno di una famiglia conflittuale, ma anche da una famiglia in cui il nucleo genitoriale non ha il padre e la madre come modelli di riferimento. Quando si fanno scelte su temi di così grande rilievo sociale, che incidono sui diritti dei bambini a crescere in sistemi protetti e sicuri, non possono essere considerati solo i diritti della coppia o dei partner, ma va valutato l’interesse superiore del bambino». Parole sante. Ma che Renzi e Cirinnà non intendono.

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