Quarto, un’altra puntata della fiction giustizialista: indagato il marito della Capuozzo

14 Gen 2016 16:08 - di Alberto Fraglia

E’ come sparare sulla Croce Rossa. Da quando Rosa Capuozzo, sindaco di Quarto, è entrata nel mirino dei giustizialisti del Movimento Cinquestelle, se ne vedono e se ne sentono di cotte e di crude. Ora tocca al marito entrare nel tritacarne. Ignazio Baiano risulta indagato per falso e violazione delle norme edilizie nell’inchiesta sul presunto abuso edilizio (condotta parallelamente a quella della Dda sul Comune) che avrebbe rappresentato un elemento di ricatto sulla Capuozzo da parte dell’ex consigliere De Robbio.  Baiano risulta indagato per aver alterato, secondo l’ipotesi accusatoria, la data su alcuni documenti allo scopo di ottenere il condono edilizio per opere eseguite nell’abitazione di cui è proprietario. E’ quanto emerso dall’inchiesta condotta dal procuratore aggiunto Nunzio Fragliasso e dal pm Francesca De Renzis, titolari delle indagini sul presunto abuso: un’inchiesta che viene svolta parallelamente a quella principale affidata alla Dda sulle presunte infiltrazioni camorristiche nel Comune di Quarto. Il presunto abuso edilizio, secondo l’inchiesta della Dda, avrebbe rappresentato un elemento di ricatto esercitato nei confronti del sindaco da De Robbio per ottenere incarichi e nomine di persone da lui segnalate. Ora, con tutto il rispetto per il lavoro degli inquirenti, resta il fatto che siamo ancora in una fase preliminare delle indagini. Fino a prova contraria, spetta a chi è indagato la presunzione di innocenza. Ma questo è un elemento che per i moralizzatori in servizio permanente effettivo non conta. A maggior ragione se in questa veste si esibiscono le tre scimmiette che ambiscono ai ruoli di leader senza averne le qualità, soprattutto dopo la puerili comparsate sul web per giustificare il loro operato e scaricare la sindachessa di Quarto. Ci riferiamo, ovviamente, a Luigi Di Maio, Alessandro di Battista e Roberto Fico. In questa storia di infiltrazioni e condizionamenti camorristici nei confronti della amministrazione comunale, al momento, la Capuozzo non risulta indagata. E questo è un punto che non può essere eluso. Né, a quanto pare, sono finora emersi episodi in cui risulta un cedimento del primo cittadino ai ricatti che secondo l’accusa ci sarebbero stati. Ora, se questo verrà confermato dalle indagini, chi farà una figura meschina sarà proprio Grillo. Con il suo seguito di scugnizzi malati di ambizioni da prime donne. Alla favola del più puro tra i puri non credono ormai neppure i bambini.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *