Protesta di migranti a Briatico: pietre contro i carabinieri e un hotel distrutto

30 Gen 2016 13:58 - di Giulia Melodia

Questa volta è successo a Briatico, in Calabria, ma purtroppo è solo l’ennesimo, inaccettabile refrain. E allora: ancora un albergo devastato. Ancora carabinieri aggrediti. Ancora denunce e arresti. Ancora proteste e recriminazioni sulla “qualità” dell’accoglienza: insomma, ancora immigrati turbolenti in azione, o meglio, in protesta.

Briatico, migranti protestano e distruggono un albergo

I carabinieri, intervenuti a Briatico, hanno provveduto all’arresto dei quattro immigrati africani che hanno inscenato una protesta – che ha seriamente danneggiato la hall e gli arredi dell’albergo in cui i migranti sono stati ospitati dopo il loro sbarco nei giorni scorsi sulla costa vibonese – ma non prima di essere aggrediti nel corso di una contestazione violenta improvvisata dai quattro uomini in particolare a seguito di presunti  ritardi nel pagamento delle somme di denaro che avrebbero dovuto essergli corrisposte. Ma alla protesta, che ha portato al fermo dei quattro africani, hanno partecipato anche immigrati minorenni – in totale erano circa sessanta gli immigrati in azione – che hanno partecipato fattivamente, contribuendo anche loro ai danneggiamenti, motivo per il quale sono stati a loro volta denunciati in stato di libertà.

Carabinieri aggrediti anche con le pietre

E non si sono certo risparmiati i migranti in protesta: mentre alcuni di loro inveivano contro la struttura, (arredi compresi), altri spintonavano i militari giunti sul luogo per ristabilire l’ordine, mentre altri ancora, non contenti, hanno cominciato a lanciare pietre contro i carabinieri del “Gruppo operativo Calabria”, intervenuti in tenuta antisommossa sul posto per sedare gli animi. Gli stessi carabinieri hanno scoperto, tra l’altro, attraverso accertamenti radiografici, che alcuni dei migranti, che poi sono gli stessi che sono stati arrestati, avevano un’età superiore ai 18 anni e non erano dunque minorenni, come invece avevano tentato di far credere al momento del loro sbarco. Come dire – anche in questo caso, ahinoi, ancora una volta – che al danno, si aggiunge anche la beffa…

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