Padova, 130 infermiere incinte: il boom di maternità manda in tilt un ospedale

23 Gen 2016 15:50 - di Bianca Conte

Sembra esserci stata una bellissima epidemia di maternità in un ospedale di Padova, dove tra infermiere e ostretiche sono 146 le dipendenti in dolce attesa. Una vera e propria esplosione di vita che ha portato la cicogna a imperversare e svuotare sale operatorie e reparti vari, e i cui effetti rischiano di deflagrare a lungo: almeno per i prossimi mesi. E la struttura lancia l’sos…

Esplosione di maternità: 130 infermiere in dolce attesa in un ospedale di Padova

Succede davvero: esattamente a Padova, in un ospedale della città dove, in barba a indice di natalità perennemente in ribasso e a prospettive demografiche cronicamente demoralizzanti, moltissime delle dipendenti del nosocomio sono in dolce attesa. Sarebbero 130 nel nosocomio veneto, secondo i sindacati, le infermiere, e 16 le ostetriche, in gravidanza: una situazione che rischia di mettere in crisi, come riporta il Corriere del Veneto, reparti strategici come le terapie intensive e la gastroenterologia. Al punto che gli organismi di rappresentanza dei lavoratori hanno proclamato lo stato di agitazione e chiesto la mediazione del prefetto Patrizia Impresa.

 La cicogna imperversa: reparti e sale operatorie svuotate

Al di là dell’incremento alle nascite e del rilancio del valore della maternità, va detto che per un organico che in teoria è composto da 2.100 infermieri, i fiocchi rosa e azzurri in arrivo rischiano di far saltare i turni in sala operatoria, alimentando una situazione di difficoltà che rischia di trasformarsi in una vera e propria emergenza. A spiegare cosa accade interviene anche la Uil che, sulla questione, ha sottolineato come «ad esempio, nel giro di dieci giorni l’equipe di cardiochirurgia ha perso tre infermiere, tutte rimaste incinte. Al loro posto – prosegue il sindacato – in sala operatoria dovranno allungare l’orario i colleghi rimasti» a cui, ribadisce la rappresentanza sindacale, bisognerà chiedere di «sobbarcarsi 13/14 reperibilità al mese, invece delle 6 pattuite». Intanto, per il 2 febbraio è prevista l’assemblea generale dei lavoratori e, qualora l’azienda non rispondesse all’emergenza, sarà dichiarato lo sciopero. Ma tutto questo non deve in alcun riguardare o minimamente turbare le future mamme in dolce attesa: la maternità è un diritto e un meraviglioso dovere.

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