La meglio gioventù degli Anni ’70? Era di destra. Se ne parla a Roma

19 Gen 2016 13:36 - di Redazione

La meglio gioventù sul selciato e una classe di mandarini spazzata via coi colpi di Stato. Questo e molto altro ancora alle 17.30 di  mercoledì 20 gennaio alla Libreria Arion di piazza Montecitorio.  a “Ciak, si racconta: Fiamma, Garofani e altre storie”. Intervengono Cristina Gimignani, autrice di Sangue, cuore e fiamma e Garofani al potere, Emma Moriconi, autrice del film Sangue sparso, Franco Mugnai, presidente fondazione An, Adriano Redler. Modera Paolo Corsini, capo redattore Rai parlamento . Nel corso della serata , sarà distribuito il trailer del film e sarà possibile prenotare il DVD .

Nella storia della destra

«La federazione dell’Msi di Grosseto, in cui ho ambientato il mio primo romanzo Sangue cuore e fiamma era considerata la migliore d’Italia. In proporzione, avevamo il maggior numero d’iscritti. Mio padre, la guidò per 17 anni ed era il braccio destro dell’allora segretario Arturo Michelini, esponente della destra in doppiopetto . Con Almirante, l’allora capo della destra sociale, aveva rapporti burrascosi , che si conclusero con la sua scomparsa nel 1969. Giovanni Leone, futuro presidente della Repubblica, cercò di convincerlo a entrare nel suo studio , ma mio padre non volle trasferirsi a Roma e soprattutto, a quei tempi , un missino non avrebbe mai collaborato con un esponente Dc. Altri tempi , altra Italia. Nei miei romanzi , Ho adottato un codice di comunicazione nuovo, con la storia dei partiti e le interviste ai politici , da Matteoli a Stefania Craxi, da Storace a Nencini, che si snodano su una trama da thriller giallo. – dice Gimignani- seguo il metodo dell’immedesimazione totale : quando analizzo la storia di un partito, cerco di calarmi nel personaggio, non sono mai obiettiva , ma sempre dalla parte dell’osservato. Amo la politica e penso che la prima causa della crisi di oggi, sia averla relegata nell’angolo delle cose perdute .Quando ho visto il film di Emma, ho avuto la conferma che la politica può essere più seguita se raccontata, anziché comunicata solo attraverso la cronaca parlamentare».

Il film sui caduti della destra

Emma Moriconi, conclude: «Sangue sparso è il primo film che parla dei morti del Msi . Quando ripenso a tutte le difficoltà affrontate, quasi non mi pare vero. Non è stato facile arrivare in fondo, ma come disse Francesco Storace: se si vuol fare le cose, bisogna rivolgersi a una donna. È difficile fare questo lavoro a destra e per di più essere “femmina”, sentirsi osservati con la lente d’ingrandimento , consapevoli di trattare per primi un argomento spinoso. Ma io , ce l’ho fatta».

 

 

 

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