Arcigay, Franco Grillini isterico per il successo del Family Day

30 Gen 2016 18:11 - di Eleonora Guerra
franco grillini family day

A giudicare dai toni di certi commenti, il Family Day ha provocato un certo isterico nervosismo nel mondo gay. Prova ne sono le dichiarazioni di uno dei più noti portabandiera di quella realtà, l’ex deputato e presidente onorario dell’Arcigay Franco Grillini, che per il popolo del Circo Massimo, e soprattutto per la parte di esso costituita da omosessuali, ha usato paragoni temerari.

La reazione isterica di Grillini

«I gay che oggi sfilano al Family Day sono paragonabili a quegli ebrei che durante il periodo dell’Olocausto si iscrissero al partito nazi-fascista», ha sostenuto Grillini nel corso del programma KlausCondicio, aggiungendo che «il mondo è fatto anche di venduti e di traditori». «Tradiscono la propria natura, i propri simili: è la verità», ha sostenuto ancora Grillini, dicendo poi di trovare «anche del tutto coerente con la natura della manifestazione la presenza al corteo di CasaPound», perché, secondo lui, quei due milioni che chiedono di non fare dei bambini un prodotto commerciabile sarebbero tutti espressione di una «estrema destra». «Mi meraviglio di quei gay che saranno fianco a fianco dei fascisti di CasaPound», ha chiosato dunque questo sostenitore del pensiero unico.

Quello strano transfert con il popolo del Family Day

Non solo, Grillini ha anche voluto sfoderare delle inedite doti urbanistico-matematiche, lanciandosi in un calcolo sulla capacità del Circo Massimo, con lo scopo di smascherare quelle che ha definito le «bugie del Family Day sul numero dei partecipanti», che avrebbero avuto lo scopo di «nascondere una manifestazione triste e sottotono». Insomma, Grillini in qualche modo ha generato un transfert col popolo Circo Massimo: proprio gli esponenti del mondo gay si sono dimostrati campioni nel dare numeri a caso sulla partecipazione alle proprie manifestazioni, visto che in occasione della giornata di orgoglio omosex #SvegliaItalia hanno spacciato per un milione poche migliaia di persone sparse in giro per 98 piccole piazze italiane.

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