Alfano: “in galera chi sfrutta uteri in affitto. Referendum su adozioni gay”

6 Gen 2016 8:58 - di Redazione

Una promessa quasi scandita. «Se l’Italia avrà una legge che consente la stepchild adoption alle coppie gay, il giorno dopo avvieremo una grande raccolta di firme per il referendum abrogativo. E io sarò in prima linea». Angelino Alfano ad “Avvenire” dice «Io so come la pensa Renzi, so che Matteo, alle primarie, ha preso un impegno con il suo partito. Ma sa anche come la penso io, sa che i nostri “no” sono invalicabili, sa che il mio movimento politico è nato come baluardo a difesa di vita e famiglia». Una pausa breve precede l’affondo: «La stepchild rischia davvero di portare il Paese verso l’utero in affitto, verso il mercimonio più ripugnante che l’uomo abbia saputo inventare».

Alfano sull’utero in affitto: «Mercimonio ripugnante».

Un giudizio forte. Seguito da un proposito politico destinato a fare titolo: «Vogliamo che l’utero in affitto diventi un reato universale. E che venga punito con il carcere. Proprio come succede per i reati sessuali». Ministro, sono parole che sembrano mettere la parola “fine” a ogni possibile mediazione. “Ci sono due settimane di tempo, le utilizzeremo per dialogare e parlarci. Ma la nostra posizione resta scritta a caratteri cubitali: “sì” a una legge che preveda specifici e precisi diritti patrimoniali, “no” a qualsiasi assimilazione, implicita o esplicita, alla famiglia costituzionale. E soprattutto “no” all’adozione sotto qualsiasi forma, diretta o indiretta”.

Alfano: “Referendum se passa l’adozione gay”

Il Pd sembra però pronto ad accordarsi con M5S e Sel… “Non ci spaventa questa prospettiva. Noi siamo quelli dei 500 milioni alle neomamme, quelli che non hanno esitato ad andare a salvare i migranti in mare mentre certi cattolici di destra chiedevano di lasciarli morire… Siamo quelli che si sono battuti per impedire la propaganda gender nelle scuole, quelli che hanno sfidato i benpensanti chiedendo ai prefetti di cancellare i registri delle unioni gay. Non ci spaventa combattere questa nuova battaglia in Parlamento. Fino a quando i diritti delle unioni gay sono il copia-incolla dei diritti familiari e fino a quando c’è la stepchild o qualsiasi altro stratagemma la nostra risposta è no, no e ancora no. La nostra battaglia per punire con il carcere chi ricorre all’utero in affitto procede in parallelo, non è oggetto di baratti. Dalle sue parole desumiamo che Renzi abbia deciso, volente o nolente, di andare avanti sul ddl-Cirinnà. Lei ha già in testa la campagna referendaria… “Siamo pronti a guidarla e a dialogare con tutte le realtà che ci crederanno. Io credo che su questo tema, il rischio di offrire a un giudice l’appiglio per equiparare le unioni gay al matrimonio eterosessuale è altissimo”.

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