Sondaggi: Putin e Marine Le Pen i leader più amati. E non solo a casa loro

2 Dic 2015 9:08 - di Girolamo Fragalà

Vladimir Putin e Marine Le Pen (che ormai in Francia chiamano solo “Marine”, come se fosse una persona di famiglia) sono i leader più amati. Il loro successo, come dimostrano i sondaggi, è dovuto alla capacità di essere decisionisti e alla concretezza dei loro interventi. Sul terrorismo «aveva ragione Marine», è la frase più gettonata a Parigi mentre a Mosca e in tutta Europa lo “zar” è considerato il più affidabile e il più concreto nella lotta contro l’estremismo islamico.

I sondaggi incoronano Putin, “zar” incontrastato

Crisi economica, sanzioni, i tentativi di isolamento sulla scena internazionale non hanno minimamente intaccato la popolarità di Vladimir Putin. Anzi, dopo l’azione contro il terrorismo, i consensi si sono moltiplicati. Secondo uno studio condotto dal centro demoscopico indipendente Levada, se in Russia si votasse per il presidente, l’attuale leader del Cremlino avrebbe in tasca l’88 per cento dei voti di chi ha già fatto una scelta e il 58 per cento delle preferenze complessive. La popolarità di Putin – come quello di Marine Le Pen – non cresce solo nel proprio Paese ma in tutta Europa e questo è significativo..

I sondaggi che premiano Marine Le Pen

Gli elettori francesi sono sotto shock e nutrono solo tre grandi preoccupazioni, «sicurezza, sicurezza e sicurezza». Trasporti, scuola, imposte locali: tutti i temi tipici dello scrutinio regionale sono stati spazzati via dallo tsunami jihadista. E la ricetta più credibile contro il terrore è data da Marine Le Pen che, con un vero capolavoro politico, è volata al 40 per cento delle preferenze nel seggio di Picardie/Nord-Pas-de-Calais dove corre da capolista. Lontani dietro, precisa uno studio realizzato dall’istituto OpinionWay per Valeurs Actuelles, il candidato Xavier Bertrand (Les Republicains, al 26%) e il socialista Pierre de Saintignon, inchiodato al 20%. Nell’eventuale ballottaggio Fn-Ps l’eurodeputata si aggiudicherebbe una comodissima vittoria (54%-46%).

Il Front National avanza da nord a sud

Stessa musica al sud, nella regione Paca (Provence-Alpes-Cote d’Azur), dove in gara c’è l’agguerrita nipotina Marion-Marechal stimata intorno al 40% nel primo turno. Dietro di dieci punti il neogollista Christian Estrosi. Mentre per la gauche è profondo rosso, 16%. In casa socialista c’è però una buona notizia. Hollande non è più il presidente più impopolare della storia della Quinta repubblica (anche se resta in zona retrocessione). Intanto, contro Le Pen è ripartito alla carica Manuel Valls. «Il Fronte non ama la Francia». Ma il suo appello cade nel vuoto.

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