Ecco la soluzione di Renzi contro lo smog: «Limite di 30 km all’ora in città»

30 Dic 2015 8:41 - di Redazione

Ridurre la velocità in città da 50 a 30 chilometri orari. Abbassare i riscaldamenti negli uffici pubblici e nei centri commerciali. Ma anche spegnere i caminetti. E soprattutto scoraggiare l’uso delle auto. Questi i primi punti di un lungo elenco di misure che il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, oggi porterà al vertice contro lo smog, convocato per fare il punto con gli enti locali sui piani adottati e i risultati ottenuti.

Studiate possibilità di finanziamento per nuovi treni e nuovi bus ecologici

Ma il governatore lombardo, Roberto Maroni, attacca: «Servono 2 miliardi». E la Puglia rilancia: «Rendiamo l’Ilva a gas». Aspettando la pioggia, che le previsioni promettono in arrivo già oggi a partire dalla Liguria, le città hanno vissuto ieri un’altra giornata tossica. A Milano, a dispetto del blocco totale delle auto, le micropolveri sono addirittura salite. Come a Roma, dopo una giornata a targhe alterne. Colpa, secondo l’Arpa lombarda, delle centraline che non rilevano cambiamenti minimi. O, secondo esperti come Teodoro Giorgiasis del Cnr, del fatto che le polveri sono emesse dai combustibili fossili e restano sospese nell’atmosfera finché non le porta via il vento o la pioggia.

Il ministro dell’Ambiente assumerà la regia unica delle misure di contrasto allo smog

Anche se la responsabilità della salute dei cittadini è dei sindaci. «Un coordinamento è utile perché lo smog non ha confini. Ma basta speculazioni politiche», auspicava ieri, al Tg1, il presidente della Conferenza Stato-Regioni, Stefano Bonaccini. Galletti di suggerimenti ne darà molti. I Comuni potranno adottarli. Senza automatismi. Tra questi la riduzione della velocità che è, di per sé, inquinante. La proposta è di farla scendere a 30 all’ora in città e a 11o in autostrada (contro gli attuali 130). Attuando contemporaneamente misure di snellimento del traffico per evitare le code, altra grande fonte di smog. Come? Incentivando il trasporto pubblico. E qui – si legge su “Il Corriere della Sera” – le soluzioni dovranno essere differenziate: dai biglietti gratis alla mobilità elettrica al bike e car sharing. I punti più spinosi di questa emergenza, le grandi città come Milano, Torino e Roma e la pianura padana esigono ricette diverse. Senza dimenticare, poi, che la maggiore fonte di inquinamento sono le biomasse: dunque la raccomandazione sarà limitazioni nell’uso di caldaie e caminetti. Ma il ministro ascolterà anche le proposte altrui.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *