Scarpe Sergio Rossi, un marchio industriale che torna in Italia

9 Dic 2015 18:58 - di Redazione

Le scarpe di Sergio Rossi tornano in Italia. Investindustrial, la società di private equity di Andrea Bonomi, ha rilevato l’intero capitale della griffe da Kering, il polo europeo del lusso di Francois-Henry Pinault. Bonomi avrà il compito di rilanciare un marchio italiano molto amato dalle star di Hollywood – da Katy Perry a Anne Hathaway, da Hilary Swank e Jennifer Lopez – ma da un po’ di tempo in affanno dopo aver toccato l’apice del successo alla fine degli anni ’90, quando è entrato nell’orbita di Gucci mentre i re del lusso francesi Pinault e Bernard Arnault si contendevano la maison fiorentina. Kering aveva messo in vendita la Sergio Rossi già nel 2014, inserendo la società tra le attività non strategiche e svalutandone il marchio di 54 milioni di euro mentre il fatturato si contraeva, scendendo dai 100 milioni degli anni d’oro agli 82 milioni dello scorso esercizio, risultato a cui dovrebbe allinearsi anche il 2015. Il valore della transazione non è stato reso noto: si parla di un ottantina di milioni di euro. Investindustrial, assistita da Pwc, Lazard e Chiomenti, dovrebbe poi varare un aumento di capitale per dare ossigeno al gruppo, con impegno complessivo che potrebbe valere un centinaio di milioni. Sergio Rossi occupa 550 dipendenti e realizza le sue creazioni, caratterizzate da una taglio artigianale di altissima qualità, nello stabilimento di proprietà a Rimini. La rete distributiva, rilevata da Investindustrial assieme al marchio, conta 82 negozi (50 dei quali di proprietà) sparsi in 74 Paesi. L’operazione, afferma Investindustrial, consentirà a Sergio Rossi “di proseguire nel proprio percorso di sviluppo grazie ad un partner strategico in grado di sostenere il marchio in maniera solida e con prospettive di crescita di lungo periodo”. Il gruppo guidato da Bonomi ha recentemente acquistato altri nomi del Made in Italy, come le lampade Flos e i divani B&B ma anche grandi marchi in cerca di rilancio come l’Aston Martin di James Bond. “Nel corso degli ultimi anni, Investindustrial ha dimostrato, con numerose storie di successo (Ducati, Ruffino, PortAventura, Gardaland, Stroili), di essere in grado di accompagnare la crescita e lo sviluppo di marchi di grande tradizione” ha affermato Bonomi assicurando per Sergio Rossi “lo stesso percorso di crescita” a livello internazionale che il fondo ha garantito alle società entrate nel suo portafoglio.

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