Nasce la Facoltà romena di Medicina che piace tanto al Pd. Ed è scontro

15 Dic 2015 10:06 - di Roberto Mariotti

Spunta anche la Facoltà romena. Il Miur ha già emanato tre diffide e diversi avvisi dichiarandone l’illegittimità, per il ministro Stefania Giannini è fuori legge, cinque persone sono state iscritte nel registro degli indagati dalla Procura per abuso d’ufficio, invasione di edificio pubblico e falso per soppressione. Eppure, a Enna tutto procede come se nulla fosse. Con una cerimonia ufficiale e alla presenza del governo regionale, rappresentato dall’assessore all’istruzione Bruno Marziano (Pd), è stata inaugurata la Facoltà di Medicina dell’Università romena Dunarea de Jos Galati, con l’interfaccia del “Fondo Proserpina”, amministrato dall’ex senatore del Pd, Vladimiro Crisafulli, anche lui indagato dalla Procura. Il presidente dell’Università Kore di Enna, Cataldo Salerno, ha salutato i 44 studenti dei 66 iniziali, che hanno superato il test di romeno, tutti schierati in camice bianco.

«La facoltà romena di Medicina è illegale»

Il ministero dell’Istruzione, però, non riconosce la facoltà e i titoli di studio che saranno rilasciati non hanno «alcun valore né a fini accademici né ai fini professionali e non potrebbero essere riconosciuti né da altro ateneo né da altra Autorità pubblica». Dopo avere ricevuto una nota della Prefettura sull’inaugurazione della facoltà, il Miur ha emanato una “comunicazione urgente” informando «studenti e famiglie» che i corsi non hanno alcuna autorizzazione. Per il ministro Giannini «questa iniziativa si pone completamente fuori dalla legge, dai binari chiari e trasparenti che riguardano tutti gli atenei». E riconduce la questione alla legge nazionale che, ha ricordato, «impone il rispetto di criteri trasparenti condivisi, a tutela della qualità dell’istruzione: e nel caso in questione mi permetto di aggiungere anche a tutela di un bene prezioso come la salute.

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