L’Isis minaccia Israele. Al Baghdadi: “La Palestina sarà il vostro cimitero”

26 Dic 2015 19:34 - di Redazione

L‘Isis minaccia Israele. ”La Palestina non sarà la vostra terra né  la vostra casa ma il vostro cimitero. Allah vi ha raccolto in Palestina perché i musulmani vi uccidano” ha avvertito il suo leader Abu Bakr al-Baghdadi in un messaggio audio. “Il Califfato resta forte nonostante i raid” della coalizione internazionale contro l’Isis. L’ultimo, tracotante messaggio di Al Baghdadi arriva mentre l’Isis si trova in difficoltà sia in Siria, dove la Russia ha intensificato i raid aerei contro i miliziani con la bandiera nera, sia in Iraq, dove il Califfato arretra sotto la spinta delle forze di Baghdad.

Le truppe governative irachene, che da martedì hanno lanciato un’offensiva per strappare all’Isis Ramadi, stanno ormai combattendo nel centro della città nel tentativo di riconquistare gli edifici governativi. Lo ha detto il portavoce delle unità anti-terrorismo, Sabah al Numan. “Le forze irachene hanno oggi liberato completamente l’area centrale di Hawz e ora si trovano a poca distanza dal compound governativo”, ha sottolineato Al Numan. L’esercito si trova tuttavia a fare i conti con numerose cariche esplosive lasciate dai jihadisti. Il comandante delle operazioni per la provincia di Al Anbar, generale Ismail al Mahallawi, ha detto che sono due le aree riconquistate nella giornata del 26 dicembre nell’abitato: quella di Albu Farraj e quella di Zuwiya, grazie al sostegno dell’artiglieria e dei carri armati iracheni e dei raid della Coalizione internazionale a guida americana. Ma ha aggiunto che gli artificieri sono impegnati nel disinnescare centinaia di mine disseminate dai miliziani dello Stato islamico.

Migliore sarebbe la situazione dell’Isis nella zona di Falluja, a cinquanta chilometri da Baghdad. Ventisette soldati iracheni sono stati uccisi in un attacco dell’Isis. Lo riferiscono fonti della sicurezza citate dalla televisione panaraba Al Jazira. L’emittente aggiunge che almeno 7 civili sono morti in bombardamenti compiuti dall’artiglieria governativa sulla stessa Falluja. La città si trova sempre  nella provincia di Al Anbar, il cui capoluogo il cui capoluogo è Ramadi.

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