La Ferrari divorzia da Fca: così Marchionne vuol tagliare il debito

3 Dic 2015 13:42 - di Marzio Dalla Casta

Il traguardo è fissato al 2018. L’obiettivo è la riduzione del debito di Fca (Fiat Crhysler Automobiles). Il mezzo per centrarlo si chiama Ferrari. Da oggi, infatti, la mitica fuoriserie prodotta a Maranello divorzierà dalla casa madre. È lo stesso ad Sergio Marchionne ad annunciarlo dall’hotel Sofitel Legend di Amsterdam dove è in corso l’assemblea di Fca convocata proprio per deliberare sulla scissione della Ferrari. «Oggi – ha detto Marchionne aprendo i lavori – è l’inizio per Ferrari di un nuovo capitolo, si aprono nuove affascinanti prospettive. Lo spin off aumenterà la capacità di Ferrari di mantenere e accrescere le caratteristiche che la rendono unica».

La “rossa” di Maranello conserverà autonomia strategica

Per l’ad di Fca, la separazione della casa di Maranello dal resto della produzione rappresenta «la scelta migliore» perché «è il riconoscimento formale» di una situazione di fatto. In effetti, la Ferrari ha sempre fatto dell’esclusività del proprio marchio e della propria “autonomia” produttiva un punto di forza e di attrattività  commerciale. E Marchionne è pronto a scommetterci: «Ci aspettiamo che gli investitori continueranno ad essere sempre più attratti da Ferrari». Il leader di Fca si dice sicuro che lo spin off del marchio Ferrari funzionerà perché basato sull’indipendenza nelle strategie di business e su una maggiore libertà operativa e finanziaria senza con ciò alterare quelle tecniche e organizzazione che ne hanno fatto un mito in tutto il mondo.

La Ferrari farà da cassa per la Fca

Il problema semmai è un altro e Marchionne non se lo nasconde: è la cassa. Ferrari viene staccata da Fca per ripianarne le perdite: «Dobbiamo valutare  con attenzione – ha spiegato ai soci – quanto far leva su Ferrari» per la riduzione del debito di Fca. È questo l’obiettivo prioritario. «Ci arriveremo al 2018», ha assicurato. Comunque sia, lo spin off di Ferrari non prelude ad analoghe operazioni. È sempre l’ad di Fca a comunicarlo concludendo i lavori all’assemblea: «E’ altamente improbabile – ha infatti detto – che altri marchi del gruppo come Maserati, Jeep e Chrysler vengano separati da Fca. E’ una possibilità remota, Ferrari è un caso unico perchè abbiamo mantenuto sviluppo e produzione separati».

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