Attico ristrutturato, Bertone si scusa e “dona” 150mila euro al Bambin Gesù

19 Dic 2015 14:47 - di Antonio Marras

Soldi restituiti, sotto forma di donazione, e con tante scuse. «Il cardinale Bertone, riconoscendo che quello che è successo ha costituito un danno per il Bambin Gesù, ha voluto venirci incontro, devolvendo una somma di 150 mila euro», ha fatto sapere il presidente dell’ospedale pediatrico Mariella Enoc, a margine di una visita fatta oggi dal Segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, alla struttura. Enoc ha spiegato che Bertone “ci è venuto incontro con una donazione di 150mila euro per sostenere i nostri progetti di ricerca per le malattie dei bambini orfani” mentre “le altre situazioni, più articolate e più particolari, sono al vaglio delle amministrazioni del Vaticano”. La vicenda dell’appartamento di Bertone, “ha destato tanto scalpore – ha aggiunto il presidente del Bambin Gesù – il mio compito è stato quello di capire meglio che cosa è successo e di trovare anche delle soluzioni”.

Il Vaticano prova a smorzare le polemiche

Secondo Enoc l’incontro di oggi con il cardinale “è stato molto sereno. Ho capito che tutto questo ha fatto un danno e ora cerco di fare qualcosa”. «Le responsabilità – ha aggiunto – saranno appurate però io vorrei che il clima di questo ospedale fosse un clima che guarda al futuro e che col passato si riconcilia». Alla domanda su quali siano le “altre responsabilità”, Enoc ha replicato: «Sono certamente di persone che hanno gestito l’ospedale. Si sta quindi valutando se ci sono state responsabilità nel dare effettivamente denaro che non fosse dato per lo scopo esatto per il quale doveva essere dato. Ripeto, è tutto in mano all’amministrazione e alla giustizia vaticana, lo stanno facendo loro, io non posso dire a che punto è questo processo. A me piace dire che l’ospedale e la fondazione non dovranno avere nessun danno. Ho detto – ha concluso – che avrei fatto in modo che fossero riportati a casa soldi direttamente o indirettamente tolti. Nel caso del cardinale, indirettamente. Quello che si verificherà tolto direttamente, questo sarà il Vaticano che lo appurerà». Anche il segretario di stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, ha commentato l’annuncio della “donazione” dei soldi: «Quello che io posso dire è che mi pare che la vicenda si stia risolvendo, anzi è risolta positivamente e ringrazio il Signore che anche da questo momento di difficoltà si sta uscendo in maniera tutto sommato costruttiva».

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