Berlusconi ci crede: “Il centrodestra è già sopra il Pd, dipende tutto da noi…”

20 Dic 2015 18:14 - di Redazione

“Il destino è nelle nostre mani. Il Centrodestra è già oggi 1 o 2 punti sopra il Pd; insieme Lega e Fratelli d’ Italia sono al 20%, noi siamo al 12,50%, quindi insieme facciamo il 32,50%, due punti sopra il Pd”.  Silvio Berlusconi smentisce le voci di chi lo dava depresso e pronto a una rivoluzione in Forza Italia, dopo le spaccature del voto sulla Boschi, e in una telefonata ai militanti di Fi a Imola parla chiaro. “Se il signor Berlusconi resta in campo  i voti aumenteranno”. Per il leader di Forza Italia due sono le ipotesi: “O il signor Berlusconi si ritira per tutto quel che gli hanno fatto e stanno facendo e Forza Italia deperisce; i sondaggisti affermano che sia così alla metà dei suoi voti e quindi il Centrodestra si troverebbe ad essere il terzo nella classifica dei raggruppamenti italiani e avremmo 5Stelle contro il Pd. Se il Signor Berlusconi invece rimane in campo , continua fare quello che fece in passato, per esempio nel febbraio 2013 con 23 giorni di campagna elettorale, fece aumentare di 10 punti i voti di FI portandoli dall’ 11,7 al 21,7%”.

“Forza Italia è un partito unito”

“Noi come partito cominciamo – ha aggiunto ancora Berlusconi – ad utilizzare la piazza di internet, mettiamo in campo una grande crociata per la democrazia e la libertà andando a convincere un numero importante di quei 26 milioni di elettori, il 55% degli aventi diritto di voto, che non vanno a votare perché sono delusi, disgustati”. “Ho detto ai giovani di 10 città – ha raccontato – di prendere un foglio bianco: scrivete in alto i nomi dei vostri parenti che non sono andati a votare, al punto secondo i nomi dei vostri amici e al terzo quello dei vostri conoscenti e cominciate a fare una grande catena di Sant’Antonio andando a convincere questi elettori che non hanno più voglia di andare a votare”.

Gasparri: ora un grande rilancio di Forza Italia

Sulle vicende interne di Forza Italia, che hanno determinato un duro scontro tra i capigruppo Brunetta e Romani, il senatore Maurizio Gasparri fa notare: “Senza il rilancio di Forza Italia e senza il ruolo centrale di guida e di unità di Silvio Berlusconi il centrodestra non avrebbe possibilità di affrontare una sfida vincente. Serve una proposta matura, credibile, di governo. Che non rinunci alla chiarezza delle idee ma che sappia apparire credibile senza derive estremistiche”.  “I numeri del resto – prosegue il vicepresidente del Senato – dimostrano che Renzi ha iniziato una parabola discendente e che un centrodestra unito può giocarsi una partita vincente. Lo scandalo bancario ha fatto uscire Renzi, la Boschi e gli ex rottamatori dall’età dell’innocenza. Ora sono dei politici in affanno che devono giustificare le malefatte di amici, parenti e sodali. Possono ottenere un voto di fiducia in parlamento grazie ai transfughi, ma vedono calare la fiducia dei cittadini”. Per quanto riguarda Forza Italia, secondo Gasparri, né Renzi né Salvini possono scegliere “i gruppi dirigenti”, ma, sottolinea, i nostri “militanti ed elettori. Interferenze in casa nostra sono sgradite e sgradevoli. E vanno respinte al mittente, sia che vengano da alleati ma ancor di più se arrivano da chi come Renzi si è dimostrato anche nella vicenda della Corte Costituzionale un volgare imbroglione”. IL parlamentare azzurro accusa Renzi e “tutto il Pd” di essere venuti meno “a regole fondamentali del rispetto degli equilibri democratici. Si sono rubati i posti della Corte senza rispettare regole e logiche che noi, quando eravamo maggioranza, abbiamo ampiamente rispettato, come sanno personalità come Napolitano e Mattarella“. “L’imbroglione di Palazzo Chigi – conclude – va cacciato al più presto. Per farlo servono Forza Italia e Berlusconi, senza i quali leaderini urlanti non andrebbero da nessuna parte”.

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