Zingaretti si ricandida, Storace lo sfotte: neanche un miracolo lo salva

25 Nov 2015 14:13 - di Paolo Lami

«Zingaretti? Fa rianimazione. L’annuncio di volersi candidare per un secondo mandato in Regione fa sorridere. A parte il fatto che il suo partito non andrà nemmeno al ballottaggio per le comunali di Roma e questo rappresenterà la stangata decisiva alle sue ambizioni, il governatore fa male ad allargarsi a processo Mafia Capitale ancora in corso. Da qualche giorno si parla insistentemente di riunificazione col caso Venafro-Gara Cup e magari la circostanza potrebbe suscitare più di una curiosità sul ruolo che Zingaretti potrebbe aver giocato».
Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra gela, sul suo profilo Facebook, il presidente della Regione che si scalda a bordo campo con la segreta speranza di un altro giro sulla poltrona di governatore del Lazio.
«Stia calmo, dunque – lo sfotte Storace – anche perché la sceneggiata di ieri in Consiglio regionale non è passata inosservata. Mentire addirittura sulle ambulanze per la sanità, alla vigilia del Giubileo, è molto grave. Ha annunciato un parco ambulanze da far invidia alle giostre di Disneyland, ma dal 1 dicembre privati provenienti da Caserta sostituiranno le ambulanze della Croce Rossa con le loro. Quelle nuove, le 86 oggetto di una gara interminabile – scrive Storace – saranno pronte praticamente a Giubileo finito. Così come rischia drammaticamente la rete dell’emergenza. Fa inaugurare il pronto soccorso del Santo Spirito al premier Renzi, ma gli nasconde il reparto accanto dove sulle barelle vengono depositate sacche di sangue. Doveva inaugurare un nuovo velivolo multitecnologico dedicato all’elisoccorso ma l’inaugurazione è saltata e le stesse piazzole che si stanno aprendo presso i campi sportivi e le aree di sosta per il soccorso aereo sono frutto di una legge che ho promosso io e non lui. Ma se la vende da solo. C’è il Giubileo – conclude Storace – ma non lo salva nemmeno un miracolo».

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