Al via “Terra nostra con Meloni” per costruire una casa comune agli italiani

27 Nov 2015 16:46 - di Redazione

Via al primo incontro nazionale di “Terra nostra – Italiani con Giorgia Meloni“, il comitato nato dall’iniziativa di uomini e donne attivi nella politica nell’imprenditoria e nella società che lanciano la sfida per creare «una casa per tutti gli italiani che vogliono difendere l’interesse nazionale». Nella nuova avventura l’ex sottosegretario alla Difesa, Giuseppe Cossiga e il deputato, ex “grillino”, Walter Rizzetto. In platea ad ascoltare le proposte e le idee del comitato anche Giorgia Meloni insieme ad alcuni parlamentari e rappresentanti di Fratelli d’Italia.

Vogliamo ricostruire una destra con la “d” maiuscola

«Ci siamo messi in gioco per sostenere le capacità di Giorgia Meloni e ricostruire una destra con la “d” maiuscola. Vogliamo dire cose che non sono state dette e dire le cose sulle quali abbiamo idee nuove, anche diverse», ha detto Giuseppe Cossiga, fra i promotori del comitato. «Vogliamo rafforzare il centrodestra creando qualcosa che non ghettizzi e che rappresenti chi non si riconosce nelle politiche del governo – ha sottolineato un altro dei promotori, il parlamentare Walter Rizzetto – non vogliamo lasciare temi come i diritti civili, il lavoro, l’ambiente, in mano alla sinistra. In “Terra nostra” ho trovato persone serie e oneste e che credono che la politica debba partire dal basso ed occuparsi della qualità della vita dei cittadini».

Terra Nostra è “la casa in cui non vergognarsi più di essere un politico”

Proviene dal Nuovo Centrodestra l’ex parlamentare ed eurodeputato Erminia Mazzoni: «Il partito di Alfano aveva di buono solo le parole “nuovo” e “destra” nel nome – ha detto – Terra nostra è la casa in cui non vergognarsi più di essere un politico: in questi anni mi son sempre sentita un soggetto messo al bando». Da Pisa è arrivato Diego Petrucci, avvocato esperto nella tutela degli interessi degli investitori nel rapporto con le banche, che sta lavorando all’aggregazione di liste civiche in tutta Italia, che ha sottolineato come sia «necessario rimettere le esigenze dei cittadini al centro delle politiche, lavorando sui territori e stando con il fiato sul collo alle istituzioni».

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