Un bottino da milioni di euro: banda rom derubava le griffe dell’alta moda

18 Nov 2015 15:42 - di Eleonora Guerra
alta moda rom

Svaligiavano aziende dell’alta moda, organizzando furti in “trasferta” dalla Lombardia alla Toscana. Per questo 12 uomini di età compresa tra i 23 e i 47 anni, tutti cittadini romeni o originari della Romania, sono stati arrestati. Altri due sono ricercati.

Una decina di colpi e un bottino da alcuni milioni di euro

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, in nove mesi, tra febbraio e ottobre 2014, la banda avrebbe messo a segno almeno 10 colpi, più quattro tentati, per lo più nell’hinterland fiorentino, riuscendo a ricavarne un bottino del valore di alcuni milioni di euro. L’ipotesi è che la merce rubata, che consisteva in prodotti di pelletteria e comprendeva anche capi di collezioni non ancora commercializzate, venisse immessa sul mercato nero dopo essere stata spedita al Sud. Dalle indagini, coordinate dalla procura di Firenze e condotte dalla squadra mobile, infatti, è emerso che i romeni avevano contatti regolari con un ricettatore campano.

Derubati i marchi più noti dell’alta moda

A far scattare l’operazione è stato, in particolare, un furto compiuto nell’aprile del 2014 ai danni della “Bulgari accessori” di Firenze. In quella occasione furono trafugati borse e altri articoli per un valore di circa 350mila euro. Ma tra le aziende di pelletteria colpite spiccano anche altri marchi blasonati dell’alta moda: Tom Ford, Ferragamo, Prada, Gucci, Brunello Cucinelli e Chanel. Due furti sono avvenuti anche in provincia di Udine. L’operazione, ha spiegato il questore di Firenze Raffaele Micillo, «è un messaggio» rivolto a tutte le aziende di moda che operano sul territorio, «con le quali si sta cercano una strategia comune per prevenire i furti».

Una banda di appartenenti «al mondo rom»

È stato poi il procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo, a spiegare che i componenti della banda appartengono «al mondo rom» e agivano in modo «seriale e organizzato». La base operativa dell’organizzazione criminale era a Trezzo sull’Adda (Milano). I colpi venivano messi a segno da gruppi di massimo 10 persone, che agivano dopo aver rubato un furgone. Spesso il mezzo veniva usato come ariete.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *