Il terrorismo islamico colpisce anche Israele. Netanyahu: è come a Parigi

19 Nov 2015 18:16 - di Antonio Pannullo

È piena emergenza terrorismo anche in Israele, dove la tensione è tornata a innalzarsi improvvisamente: secondo la Radio militare israeliana, un commando di palestinesi armati com mitra Uzi hanno aperto il fuoco contro un pulmino in Cisgiordania. I morti nell’attacco a Gush Etzion sono tre. Gli uccisi secondo Canale 2 sono: un israeliano di 50 anni, un turista americano 18enne e un palestinese 40enne di passaggio. L’assalitore palestinese, dopo aver sparato diversi colpi di arma da fuoco sulle auto ferme a un ingorgo nella zona, è stato catturato. Tra i feriti, sembra nove tra cui altri cittadini americani, uno o più sarebbero in condizioni serie. L’attentatore, secondo le prime informazioni, è stato poi “neutralizzato”. Secondo altre fonti i terroristi uccisi sarebbero due. Si tratta del secondo attacco in Israele in poche ore. L’altro attacco è avvenuto in un centro commerciale a sud di Tel Aviv, dove due palestinesi hanno accoltellato alcuni israliani, non si sa esattamente quanti. Due gli israeliani uccisi: uno avrebbe una ventina d’anni. Degli altri feriti uno sarebbe in gravi condizioni mentre un altro ha riportato ferite più leggere. L’assalitore palestinese, di 24 anni e originario di Hebron, è stato catturato ma la Radio militare parla della possibile presenza di un secondo attaccante. Secondo il pronto soccorso israeliano, citato dai media, l’aggressore palestinese è stato catturato da un vigile stradale in un negozio di scarpe del centro commerciale dove è avvenuto l’accoltellamento.

Netanyahu: È lo stesso terrorismo di Parigi

Il palestinese – del villaggio di Dura nei pressi di Hebron – ha aggredito tre israeliani davanti ad un negozio di articoli ebraici dove in una sala si svolgono anche servizi religiosi. Secondo Haaretz, il palestinese avrebbe ottenuto il permesso di entrare in Israele circa un mese fa e avrebbe detto agli investigatori di averlo chiesto con l’obiettivo di attaccare e uccidere degli ebrei. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha reagito all’attacco dicendo: «Il terrore omicida ha colpito Gush Etzion e Tel Aviv. Il mio cuore è con le famiglie degli uccisi e io mando i miei auguri per una pronta guarigione ai feriti. Chiunque condannato gli attentati in Francia ora deve condannare gli attacchi in Israele. È lo stesso terrore. Chi non fa questo è ipocrita e cieco», ha concluso. Diverso l’atteggiamento di Hamas: «Ci felicitiamo per l’ardita operazione a Tel Aviv che ha provocato la morte di due sionisti. Facciamo appello ai palestinesi perché proseguano nella medesima strada»: questa, riferisce il sito Walla, la reazione di Hamas agli accoltellamenti avvenuti a Tel Aviv.

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