Terrore islamista in Mali: liberati gli ostaggi che sanno recitare il Corano

20 Nov 2015 13:24 - di Redazione

Ottanta ostaggi dell’assalto all’hotel Radisson di Bamako sono stati liberati. Lo riferisce la tv pubblica del Mali, citata dai media francesi. Gli assalitori hanno liberato alcuni ostaggi al Radisson Blue di Bamako, compresi coloro in grado di recitare versi del Corano. Lo riporta la Reuters nel suo liveblog citando fonti della sicurezza. Al momento le vittime accertate sono almeno tre. Sono due maliani e un francese. Lo riferisce un funzionario Onu citato dalla Cnn. Tre membri dello staff dell’Onu sono invece stati messi in salvo, aggiunge la fonte. Un testimone appena liberato ha invece detto di avere visto numerosi cadaveri. Non è chiaro quante persone dello staff delle Nazioni Unite siano ancora dentro l’hotel. Membri di equipaggi di Air France sono fra gli ostaggi dell’hotel Radisson di Bamako, secondo diversi media francesi. I diplomatici del Quai d’Orsay a Parigi hanno attivato una cellula d’emergenza. Tra gli ostaggi ci sono cittadini indiani, turchi e cinesi.  Gli assalitori si starebbero muovendo “piano per piano” del Radisson Blue Hotel di Bamako.

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Al Jazeera riferisce che i terroristi che hanno attaccato l’hotel Radisson di Bamako sono jihadisti di Ansar Dine. I “Partigiani della religione” sono tristemente noti per aver preso parte alla conquista di Timbuctu  altre città nel nord del Mali nel corso del 2012, che ha fatto scattare l’intervento francese. Il loro arrivo a Timbuctu costrinse alla fuga i cristiani. Hanno distrutto diversi mausolei patrimonio dell’umanità. Nell’agosto del 2014 il capo del gruppo jihadista maliano di Ansar Dine, il tuareg Iyad Ag Ghali, aveva minacciato di attacchi la Francia, accusata di depredare le ricchezze naturali del Mali, oro ed uranio principalmente. Secondo altre fonti, sarebbe il gruppo jihadista al Mourabitoun – tra i cui fondatori c’è Mokhtar Belmokhtar, ex comandante di al Qaeda nel Maghreb – il responsabile dell’attacco in Mali, stando a testimoni citati dall’Anadolu. Secondo alcuni analisti, Al-Mourabitoun si sarebbe recentemente unito all’Isis – così come annunciato da Adnan Abu Walid Sahraoui. Belmokhtar lo ha però smentito. Circostanza che suggerisce l’ipotesi di una divisione all’interno della sigla jihadista.

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