La svolta di Salvini: via dallo Statuto della Lega l’articolo sulla secessione

10 Nov 2015 13:12 - di Renato Berio

Una rivoluzione forse non così inaspettata: il Matteo Salvini del dopo-Bologna, evidentemente necessitato a premere sull’acceleratore verso la nuova vocazione nazionalista del movimento leghista, si spinge ad annunciare una svolta clamorosa. Potrebbe essere cancellato, dallo Statuto del partito, quell’articolo uno che indica come obiettivo strategico l’indipendenza della Padania incompatibile con l’alleanza con Fratelli d’Italia, che proprio questo passaggio aveva più volte invocato. Ciò costituirebbe il definitivo addio alla Lega secessionista dell’era Bossi per inaugurare la fase salviniana della Lega volenterosa di radicamento su tutto il territorio nazionale. Un partito che oggi riprende temi tradizionali della destra (immigrazione controllata, difesa della famiglia, diminuzione delle tasse) e che non hanno più come tratto specifico la tutela dei “lùmbard” da “Roma ladrona”.

Salvini: resteremo fedeli alle idee di Miglio

In ogni caso, lo strappo non è ancora annunciato ufficialmente: “Ci ragioneremo”, si limita a rispondere Salvini in un’intervista al Corriere, confermando che “tra febbraio e marzo il movimento andrà a congresso e ci saranno alcune proposte”. Il tutto comunque “lavorando per concretizzare le idee geniali del professor Miglio“, perché al di là della questione settentrionale “il punto è l’autogoverno per tutti i territori: macroregione, statuto speciale, autonomia o indipendenza sono dei mezzi per arrivare a quello”.

Maroni: l’articolo sulla Padania non si tocca

Più prudente e cauto Roberto Maroni, formatosi all’ombra di Bossi e dunque più sensibile all’antico richiamo secessionista che aveva fatto negli anni Novanta la fortuna del Carroccio: l’articolo 1 dello Statuto? “Dubito che si possa cancellarlo – dice – perché è l’aspirazione di tutti i leghisti”. Secondo il governatore della Lombardia quell’articolo  è “l’articolo fondativo e fortemente identitario e dubito che si possa cancellare così”. Anche perché, ha osservato in conclusione Maroni, “proprio ieri la Catalogna ha avviato il procedimento indipendentista”.

Salvini mette le mani avanti

Una levata di scudi che costringe Salvini a mettere le mani avanti: “All’ordine del giorno ho altre preoccupazioni e altre proposte – minimizza – adesso stiamo lavorando su tanti temi,  le tasse, l’immigrazione, l’Europa. Il resto sono letture giornalistiche”. Il dibattito è rinviato dunque, ma resta l’effetto-annuncio. La decisione verrà presa probabilmente solo al congresso federale della Lega, in programma la prossima primavera.

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