Spie in Vaticano, Papa Francesco evoca i “serpenti velenosi”: «Ma non molliamo…»

4 Nov 2015 10:31 - di Redazione

Papa Francesco è “amareggiato” dall’intera vicenda dei nuovi “corvi”, dalla Vatileaks 2 che si è sollevata come una  bufera in questi giorni con gli arresti del segretario della Prefettura per gli Affari economici, monsignor Lucio Vallejo Balda, e dell’ex consulente vaticana Francesca Immacolata Chaouqui. Chi ha potuto parlargli lo ha descritto “molto dispiaciuto”. Ma non per questo si vuole fermare. Anzi Bergoglio durante la Messa ha rilanciato: «Cristo si paragona al “serpente innalzato”», secondo un’immagine che «rimanda all’episodio dei serpenti velenosi», che nel deserto «attaccavano il popolo in cammino».

Papa Francesco: avanti sereni e determinati

Il tema della fuga di carte e arresti tiene banco nei quotidiani. Avvenire titola Francesco: avanti sereni e determinati. Attraverso un tweet  dell’arcivescovo Giovanni Angelo Becciu, si legge nell’articolo di apertura del quotidiano dei vescovi, giunge il forte invito del Papa a non fermarsi  davanti alla nuova inchiesta. «Ho appena visto il Papa. Sue parole testuali: andiamo avanti con serenità e determinazione», ha scritto Becciu, sostituto della Segreteria di Stato vaticana. Il quotidiano dei vescovi ha poi intervistato Marcello Semeraro, vescovo di Albano: «È una falsità dire che che Bergoglio non sappia scegliere i collaboratori o che sia circondato di mosche». Anche il cardinale Coccopalmerio, presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, si è soffermato sull’arresto di monsignor Lucio Angel Ballejo Balda e della lobbista Francesca Chaouqui assicurando, in un’intervista a Repubblica, che «il Papa non si farà condizionare da nessuno. Anche se episodi simili inducono a pensare e a domandarsi se queste due persone hanno agito da sole o se sono state manovrate da qualcuno. È legittimo chiedersi, a questo punto, chi c’è dietro a quanto accaduto. Anche fuori dal Vaticano». I due nuovi arresti, le false notizie sulla salute del Papa, la rivelazione della lettera di “lamentele” scritta da 13 cardinali durante il Sinodo e l’ammissione di un prelato dell’ex Sant’Uffizio di avere un compagno gay? «Si tratta di vicende che inducono a pensare», ha detto il “ministro della Giustizia” della Santa Sede. «È bene incominciare a vedere chi c’è dietro altri Palazzi che fuori dal Vaticano possono aver ispirato certe manovre, perché è indubbio che il Papa ormai incomincia a far paura a qualcuno».

Commenti

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  • RobertoDelPopolo 31 Ottobre 2018

    La gente VIP perversa e fascista è il peggiore diavolo che sta distruggendo la legge e la società. Si iniziò con il Duce e con la sua amante Claretta Petacci, poi con la moglie dell’avvocato Samuel Warren di Boston ed il suo amico avvocato e fecero causa ambedue per proteggere le perversioni di lei e poi con l’ex imperatrice Soraya. Sono personaggi pubblici che si permisero ad usare la legge in virtù del suo potere e che portò in corte chi aveva esposto le sue perversioni. Warren diventò personaggio pubblico dal momento che fu esposto al pubblico. Da ciò i giudici tedeschi sono divenuti amanti delle lesbiche per finire ad approvare diritti di riservatezza persino per la gente VIP nei media. Se l’uso della legge porta ad un’eccesso di potere e perciò inabilità a capire che la legge non può arrivare nei media, allora la legge diventa il problema. Ovviamente c’è un grave problema di gestione della legge.

  • RobertoDelPopolo 31 Ottobre 2018

    La spia sul Vaticano c’era già ai tempi di Padre Pio che era spiato con microfoni. Dal 1982 circa, tutti fanno finta di non accorgersi come la spia sia iniziata ma è iniziata con il potere alle lesbiche e di conseguenza anche agli uomini gay. La legge sulla privacy dei dati è nata per proteggere le lesbiche che volevano arrivare al potere nel governo e nei giornalisti, infatti la legge prevede un’articolo di tipo “bis” per chi spia sulle lesbiche. Si sono assicurati di mettere paura a chi toccava la loro diavola. Questo gigante disastro vede ora le mafie contro le donne. Anche il terrorismo si è aggravato. Ma perchè nessuno ha pensato a registrare le lesbiche e a pubblicare le loro conversazioni? Si sarebbero vergognate. Ricordiamoci che una lesbica che dirige il giornalismo ha il potere di muovere polizie e militari, ma non sono forze dell’ordine normali. sono gay ed armati.