Schiaffo al M5S: Sonia Toni, ex moglie di Grillo, candidata a Rimini

16 Nov 2015 11:19 - di Guido Liberati

Si chiama Sonia Toni, è l’ex moglie di Beppe Grillo, e ha appena annunciato che si presenterà alle elezioni comunali di Rimini: ovviamente candidata con il Movimento 5 Stelle. Un apparente schiaffo al popolo del web, allo slogan dell’”uno vale uno” e ai buoni propositi di Grillo, Casaleggio e dei suoi esponenti. I rappresentanti locali e la diretta interessata non smentiscono l’indiscrezione, anzi rilanciano. «Sonia Toni? La conosco e la stimo. È nelle corde del partito, forse è anche più “grillina” di Grillo. Ma ancora è presto per formalizzare qualsiasi candidatura». Carla Franchini, consigliera comunale del Movimento 5 Stelle a Rimini, commenta così la fuga di notizie sulla possibile candidatura dell’ex signora Grillo. Toni ha specificato che non correrebbe per la poltrona di sindaco, ma al massimo per il ruolo di consigliera.

«Sonia Toni? Mai vista alle riunioni del M5S»

Sonia Toni ha avuto da Grilo due figli: Luna (che ha 35 anni e ha avuto qualche problema con la giustizia) e Davide, 32. La sua candidatura, per alcuni rappresentanti del partito, è suonata come uno schiaffo al Movimento, tanto che il capogruppo Gianluca Tamburini ha commentato: «Non la conosciamo. Non si è mai vista alle nostre riunioni». Ma ciò che i grillini hanno gradito meno è stata un’uscita di Sonia Toni sul blog La mia Rimini dove dice: «Forse il mio nome viene fuori perché a pochi mesi dalle elezioni siete a cazzeggiare su rotonde, parcheggi e fondazione Fellini invece di presentare liste credibili. Se i presupposti sono questi Gnassi (Andrea, il sindaco di centrosinistra, ndr) governerà altri dieci anni». «In pratica Sonia Toni accusa i 5 Stelle di Rimini di occuparsi dei problemi della città invece di pensare a nomi e liste. Lo prenderò come un complimento», ironizza su Fb l’europarlamentare riminese dei 5 Stelle Marco Affronte. Resta il dato di una candidatura che, per chi nel Movimento ci crede davvero, sembra paracaduta dall’alto. A conferma del carattere sempre più familistico del movimento (anche il marchio del M5S è intestato personalmente a Grillo). Alla faccia del “popolo” della Rete.

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