Salvini lancia la sfida a Renzi: “Io con i produttori, tu con i parassiti”

8 Nov 2015 20:52 - di Redazione

Dal palco della manifestazione della Lega Nord di Bologna Matteo Salvini ricorda Hermes Mattielli, l’uomo che aveva sparato a due ladri (e che per questo era stato condannato a 5 anni), stroncato da un infarto giovedì sera: “Oggi non stiamo a ricordare il passato ma vogliamo costruire il futuro. Ma mi permetto di salutare ricordando una persona che oggi non è qua. Vittima di uno Stato ladro che permette di stare liberi ai delinquenti e condanna le persone per bene. Hermes Mattielli che questo Stato infame ha preferito finisse sottoterra invece che qui con noi”.

“Questa non è la piazza del rancore e dell’odio”, dice il leader della Lega.

“Ho l’orgoglio di aver riunito le opposizioni per bene, ma non ci sarà nessun ritorno al passato, non possiamo vivere di nostalgia e di ricordi, viviamo guardando al futuro. Questa – prosegue – non è la piazza del rancore e dell’odio”. Duro attacco al ministro dell’Interno e leader dell’Ncd Angelino Alfano: “Un personaggio inutile e incapace come Alfano con noi non ci sarà mai, occupati dei poliziotti ed espelli qualche clandestino se ne sei capace, cretino che non sei altro”.

Per Salvini, “Alfano è un personaggio inutile e incapace”

Poi – si legge su “il Giornale” – si rivolge all’associazione dei partigiani (Anpi): “Più che avere paura della piazza della Lega vada a tirare le orecchie ai suoi nipotini dei centri sociali che dovrebbero vergognarsi di pronunciare la parola ‘resistenza’. Oggi Bologna è imbrattata da quattro figli di papà che non hanno nulla a che fare con la democrazia e la resistenza”.

Salvini insiste: “Dopo i campi rom, sgombereremo i centri sociali”.

Tema immigrazione, con un parallelo tra quanto ricevono i non vedenti e i migranti. “Lo Stato – attacca il leader del Carroccio – dà troppo poco ai ciechi, in congresso a Chianciano Terme, mentre diamo 1200 euro al mese al primo bru bru che arriva e che non scappa da nessuna guerra”. Il presidente del Consiglio ovviamente è il bersaglio numero uno di Salvini. Non poteva essere altrimenti, anche perché la manifestazione è stata organizzata per mandare a casa il governo: Renzi, questo incapace, divide la società in uomini e bestie. Io, come faceva Miglio, divido la società in produttori e parassiti e Renzi è un degno rappresentante dei parassiti, lui Alfano, la Boldrini, gente che in un paese civile non amministrerebbe neanche il condominio”.

 

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