Salvini: “Il futuro siamo noi. Da Bologna parte la sfida a Renzi e alla sinistra”

4 Nov 2015 8:44 - di Redazione

Il clou domenica alla manifestazione organizzata dal Carroccio a Bologna che si è “tirato dietro” anche altri pezzi di centrodestra, da Forza a Fratelli d’Italia, non senza mal di pancia e dissensi all’interno dei partiti “alleati”. Salvini, domenica firmate il patto con Berlusconi per le Politiche 2018 e annuncerete le principali candidature per le comunali di primavera? «Niente di tutto questo. Le candidature sono l’ultimo dei problemi, non sono disponibile a mercanteggiamenti di sindaci. Non siamo al calciomercato di luglio dove ogni giorno spuntano nomi diversi di attaccanti». E il patto con Berlusconi? Prenderà forma negli incontri che avrete prima di domenica? «Non c’è nessun incontro in programma con Berlusconi, ci sentiamo regolarmente, non ci sono urgenze particolari. La piazza di Bologna – spiega Salvini a “Il Gazzettino” – sarà straordinaria e parlerà di futuro. Non mi interessa quello che è stato ne le passate ammucchiate». Ma Berlusconi domenica ci sarà? Chi parlerà dal palco oltre a lei? «Parleranno disabili, artigiani, insegnanti, poliziotti. Da parte mia cercherò di fare la sintesi di come vediamo l’Italia dei prossimi 30 anni. Silvio ci sarà senz’altro. Sul versante politico parleranno lui e Giorgia Meloni. Ma non nasce un “nuovo centrodestra” se si intende la formula andata in scena negli ultimi vent’anni».

Centrodestra e centrosinistra sono recinti che lasciano ormai il tempo che trovano.

«Domenica nasce una proposta per gli italiani diversa da quella della sinistra ma non limitata al perimetro del “vecchio centrodestra”. Molte questioni – l’economia, la burocrazia, la difesa dei Comuni, la sanità – non sono di destra o di sinistra ma di buon senso e di buon governo. Quello che manca a Renzi e ai suoi ministri». Sulla sanità premier e Regioni oggi avranno un incontro sui tagli che si preannuncia bollente «Renzi fa il fenomeno, spendendo soldi che non ha, rubandoli a Comuni e Regione. È un soggetto pericoloso. Convocare i governatori dicendo “ora ci divertiamo sul serio” è un modo di disprezzare il lavoro di migliaia di medici e infermieri. Dovrebbe passare una notte in ospedale per rendersi conto delle difficoltà. Veneto e Lombardia, le Regioni che amministriamo, hanno tagliato tutto il tagliabile, manca solo la carta igenica e i camici dei medici. Gli sprechi vada a cercarli a casa sua, in Calabria, in Sicilia».

Bologna può essere il trampolino di lancio per Salvini canddiato premier

E le primarie? «Non vorrei incagliarmi come la sinistra su fumose discussioni di metodo. Premesso che non spetta a me assegnare ruoli, le primarie si possono fare anche domani mattina oppure possiamo guardare ai voti. In ogni caso non è un problema. Ad oggi i numeri parlano chiaro: in Veneto e in Italia, il programma alternativo a Renzi è quello della Lega. A confrontarmi con lui sono pronto subito».

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