Salvini: «A Bologna con Berlusconi l’opposizione si ricompatta»

7 Nov 2015 17:26 - di Guglielmo Federici

«Con Berlusconi finalmente l’opposizione si compatta e qualcuno sta preparando il dopo Renzi. E questo qualcuno non sono i grillini». Questo il significato politico della  manifestazione di Bologna ribadito dal segretario della Lega, Matteo Salvini, che così risponde a chi gli chiede ancora un giudizio sulla presenza del leader di Forza Italia  alla convention, che si preannuncia un termometro politico importante per il futuro del centrodestra. Salvini ha risposto ai giornalisti mentre a Cinisello Balsamo, nell’hinterland di Milano, ha distribuito benzina al netto delle accise, per protestare contro il caro carburante. Il segretario della Lega ha però precisato di non voler fare una riedizione di vecchie alleanze di centrodestra. I giornalisti lo stuzzicano: ma si tratta di una manifestazione leghista con degli ospiti di Forza Italia; o unitaria del centro-destra, come se fosse il vecchio Polo? La risposta è una solta. Senza cedere alle provocazioni Salvini ribadisce: «Io guardo al futuro e non al passato», ha risposto». «Non facciamo riedizioni di vecchie alleanze». L’importante è che sarà una festa, «la Festa della Liberazione da Renzi. Con i tre leader dell’opposizione sul palco: Salvini, Berlusconi, Meloni». Punto.

Bologna, Salvini: l’inizio di un percorso comune

Matteo Salvini è più carico che mai. Il segretario della Lega è convinto che «sarà una giornata memorabile» quella in piazza Maggiore, dove sotto lo slogan «Liberiamoci» si raduneranno tutti coloro che vogliono mandare a casa il governo Renzi. Nessuna bandiera di partito sul palco è prevista. E la parola “compattezza” è il leitmotiv che servirà a limare divisioni e frizioni nel nome della battaglia comune a Matteo Renzi. L’appuntamento di Bologna è l’inizio di un percorso, una piazza simbolica per un centrodestra unito: è questo il ragionamento con cui Berlusconi si appresta a tornare in una piazza “pesante” e impegnativa come quella di  Bologna. Tutto è pronto dunque. Ma la tentazione di chiedere a Salvini novità su Roma e Milano, su come il centrodestra si stia preparando per le comunali in queste due città- chiave, è  alta. Secco, Salvini risponde «Di Milano, come di Roma, ne parliamo da lunedì». A chi gli ha chiesto se tema una candidatura di Giuseppe Sala a sindaco per il centrosinistra, il segretario della Lega ha replicato: «No, non ho timore degli altri». Certo, ha ribadito Salvini, «da cittadino preferirei che chi si è occupato dell’Expo lo faccia anche dopo, questione di serietà».

 

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