Renzi deride destra e sinistra: “Non vogliono la felicità degli italiani”

8 Nov 2015 9:55 - di Redazione

Li chiama «ripiegamenti organizzativi». Espressione elegante e tenue per evitare di utilizzarne un’altra più dura e contundente: riorganizzazione di truppe sconfitte. Ma è precisamente questo quel che Matteo Renzi pensa della fondazione di «Sinistra italiana» e del discusso raduno bolognese che oggi vedrà Silvio Berlusconi «ostaggio» sul palco leghista del giovane Salvini. «Destra e sinistra – dice il premier – hanno passato l’ultimo anno ad assaltare il governo con ogni tono e ogni mezzo. Non ce l’hanno fatta: e dunque oggi indietreggiano, serrano le file e si riorganizzano».

Renzi deride Salvini: “Sua iniziativa è fallita: a Bologna manifestazione minore”

Dunque: una «cosa rossa» che nasce a sinistra del Pd ed una «cosa verde-tricolore» che sembra poter cambiare i connotati del centrodestra. Quanto teme queste novità Matteo Renzi? «Mettiamo le cose nel loro ordine, intanto, per capire con che cosa abbiamo a che fare. Di fronte c’è, prima di tutto, una pesante sconfitta di Salvini. Mesi fa, a Ponte di Legno, lanciò il “blocca Italia”: il 6, il 7 e l’8 novembre – disse – bloccheremo il Paese contro il governo. Sto monitorando quel che accade in giro per l’Italia, e l’unico blocco di cui mi dicono – onestamente – è quello intorno alla scaletta degli interventi dal palco di Bologna… L’iniziativa di Salvini è fallita. Ed è fallita perché la parola d’ordine era sbagliata: questo Paese non va bloccato, ma spinto avanti e rilanciato», si legge su “la Stampa”.

Renzi distingue, però: una cosa è Berlusconi, un’altra – assai diversa – la Lega.

Con l’ex Cavaliere usa toni morbidi, quasi comprensivi, e non considera né scontata né definitiva quella che a molti è apparsa come una resa alla linea ed agli slogan di Salvini. «Stanno tentando di risistemarsi in qualche modo – spiega Renzi – ma l’Italia moderata non seguirà Berlusconi, se l’approdo dovesse essere la subordinazione a quelli del Carroccio. Credo che il leader di Forza Italia stia cercando di capire quanto vale e quanto pesa nel confronto con Salvini: da quella parte è tutta una gara di equilibri e mosse per registrare chi è il più forte. Ma vedrete che Berlusconi capirà in fretta di aver preso una strada lungo la quale il suo elettorato non lo seguirà».

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