Quegli studenti italiani scampati alla sparatoria con l’orrore negli occhi

14 Nov 2015 12:26 - di Redazione

Erano in gita con la classe a Parigi. Si sono salvati per miracolo gli studenti di Bergamo. “Ci è corsa incontro sul metrò, era coperta di sangue e urlava: sono dappertutto, hanno sparato, ci sono decine di morti”. La drammatica testimonianza – riportata  da L’Eco di Bergamo – è della professoressa Annalisa Cagnoli Cassader che proprio in questi giorni si trova in gita a Parigi con il collega Giovanni Rota Sperti e una ventina di studenti della quinta B del liceo scientifico Lussana di Bergamo. Il panico vissuto nelle strade di Parigi ha travolto i ragazzi bergamaschi che, solo per pochi minuti, sono scampati alla sparatoria all’esterno di un ristorante tra Rue de Charonne e Boulevard Voltaire. La classe era infatti a cena in un altro locale in piazza della Bastille, poco distante dal luogo dell’attacco con i kalashnikov. “Dopo la cena con i ragazzi – racconta l’insegnante – siamo scesi in metropolitana. Pochi minuti dopo, un assalitore ha sparato da un’auto diverse raffiche contro i tavolini all’esterno di un ristorante vicino a noi”. Una volta saliti sulla linea 5, alla fermata successiva Richard-Lenoir, nel metrò è entrata una ragazza francese disperata: “Era coperta da schizzi di sangue di persone colpite dagli attentatori – racconta con un filo di voce la professoressa – nella sala concerti Bataclan. Lei, sui 25 anni, non era ferita, ma piangeva e aveva l’orrore negli occhi”. “Poi è arrivata una seconda donna – aggiunge da Parigi uno studente di Bergamo, Tommaso Aresi -. Era italiana, anche lei sui 25 anni. Ha detto che sparavano ovunque e che aveva sentito il rumore delle esplosioni. Allora ci siamo resi conto che era successo qualcosa di grave e siamo andati subito in albergo”. I ragazzi si sono chiusi nelle camere, gli albergatori hanno infatti vietato a tutti di uscire: “Abbiamo acceso la televisione e lì abbiamo cominciato a renderci conto di quello che stava succedendo – dice Aresi -. Già in metrò qualche messaggio era arrivato dagli altoparlanti. Noi stiamo bene. È una cosa che non potevamo immaginare, terribile”. Oggi – se gli aeroporti saranno operativi – è previsto il rientro degli studenti a Bergamo con un volo Ryanair.

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