Natale “sospeso” a scuola, Rampelli: «Così si sdradica la cultura italiana»

27 Nov 2015 17:55 - di Redazione

«È una decisione scioccante che può avere contraccolpi traumatici sui bambini, sia quelli che credono nella nascita di Gesù sia quelli che, da non credenti, partecipano a un evento ormai divenuto in tutto il mondo occidentale un’occasione di festa e di spiritualità». La vicenda del preside che ha “rinviato” la festa di Natale alle elementari arriva in Parlamento. Fabio Rampelli, capogruppo di Fratelli d’Italia, in un’interrogazione al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha definito la vicenda «una crudeltà senza pari». «Impedire agli scolari di allestire il presepe, l’albero di Natale e di organizzare la classica recita scolastiche di dicembre – ha detto ancora Rampelli – rappresenta un’idiozia allo stato puro. È di questo che hanno bisogno le scuole materne e le famiglie?».

I vertici dell’Istituto comprensivo Garofani di Rozzano. alle porte di Milano, avevano deciso di applicare una linea rigorosamente improntata alla laicità in occasione dei festeggiamenti natalizi che cadono dopo la strage terroristica di Parigi. Una linea contestata da un gruppo di genitori, che sta preparando una lettera di protesta contro la scelta del dirigente scolastico reggente Marco Parma (già candidato sindaco per una lista civica e per il M5S a Rozzano).

Rampelli: il ministro demansioni questi dirigenti

Nell’interrogazione di Rampelli si legge ancora: «Questi dirigenti che, abusando del principio dell’autonomia scolastica, stanno sradicando la cultura e le tradizioni italiane dovrebbero avere indicazioni precise dallo Stato e dovrebbero capire che la pace e la convivenza tra etnie, razze, culture passano per il rafforzamento delle identità e non per la loro cancellazione. Il ministro Giannini demansioni questo dirigente e impedisca a questi pagliacci di istigare l’odio verso persone straniere che non hanno mai preteso dalle nostre istituzioni la disintegrazione delle nostre tradizioni più profonde».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *