Napoli: Renzi teme Bassolino. Che teme la condanna in Cassazione

26 Nov 2015 17:44 - di Marzio Dalla Casta


Confida nella «saggezza» del Pd, Antonio Bassolino, e dagli schermi dell’Aria che tira, trasmissione de La 7 condotta da Myrta Merlino, appare deciso nello scacciare come un insetto molesto l’idea che Renzi possa scaricarlo con una norma «contra personam». Ma l’idea che una “regoluccia” su misura per escluderlo dalla corsa a sindaco di Napoli possa frullare nella testa del premier comincia ormai ad assillarlo. Specie dopo l’imbarazzante performance che solo il giorno prima lo ha visto protagonista suo malgrado a Un giorno da pecora, la popolare trasmissione radiofonica di RadioDue. È stato proprio lì, cuffia in testa e microfono ad altezza di bocca, che il ritorno di Bassolino sul proscenio politico ha cominciato ad incrociare i primi ostacoli.

Dovrà risarcire 3,2 milioni di euro allo Stato

La storia che potrebbe spingere Renzi ad eliminare in partenza Bassolino dalla corsa per il sindaco della capitale del Sud ruota intorno ad una sentenza della Corte dei Conti che in appello ha condannato l’ex-governatore della Campania a restituire all’erario ben 3,2 milioni di euro. «Si trattava di Lsu», ha provato a rintuzzare lui, piuttosto infastidito. «Un call center», ha precisato il conduttore. È chiaro che il problema non è lo stato giuridico di queste persone ma il fatto che Renzi tema come la peste la sola remota eventualità di veder ripiombare il Pd dei «rottamatori» in una campagna elettorale condotta da uno come Bassolino, il cui nome – al netto di alcuni iniziali successi d’immagine – comunque evoca una stagione di fallimenti e di sperperi.  Può il premier lanciare un messaggio di rigenerazione della politica al Sud riproponendo Bassolino, al cui volto è legata la terribile stagione dell’emergenza rifiuti, dopo aver, alle regionali di sei mesi fa, lasciato correre De Luca, a sua volta alle prese con un insidioso caso giudiziario che va ad aggiungersi alla più che probabile sospensione dalla carica per effetto della legge Severino? Difficile.

Il sondaggio Ipr: con Bassolino il 77 per cento del Pd napoletano

Bassolino lo ha capito. Per questo davanti a Myrta Merlino invoca il «rispetto verso Napoli» sventolando il sondaggio Ipr Marketing, pubblicato dal Mattino, secondo cui il 77 per cento degli elettori Pd napoletani è favorevole alla sua candidatura alle primarie e il 53 per cento la ritiene addirittura un bene per la città.  Non candidarlo equivarrebbe – secondo lui – a «un clamoroso errore ed autogol» da parte del Pd. E Renzi? «Lo ha sentito Renzi ultimamente?», gli chiede la conduttrice. «No – è la risposta – . Ma escludo che dietro Serracchiani e Guerini possa esserci lui. Troppo politicamente sveglio per fare un danno al Pd».

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