Nell’incontro-lampo con Hollande le solite banalità di Renzi

26 Nov 2015 10:37 - di Viola Longo
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Giusto il tempo di confermare solidarietà e sostegno, come da copione . Come da programma, l’incontro parigino tra Matteo Renzi e Francois Hollande è durato davvero lo spazio di un caffè, lo stretto necessario per ribadire che l’Italia è vicina alla Francia e che manterrà i propri impegni sullo scenario internazionale. Poi il presidente francese è volato a Mosca per incontrare Putin, ed è da lì, dai colloqui con il Cremlino che si attendono notizie per capire davvero quali potranno essere le evoluzioni sullo scacchiere geopolitico.

Hollande chiede «iniziative militari comuni»

«Contro l’Isis occorre avviare iniziative militari comuni», ha detto Hollande nel corso della conferenza stampa congiunta che si è tenuta al termine del breve briefing con Renzi. «Italia e Francia sono unite contro il terrorismo», ha quindi proseguito il presidente francese, parlando della necessità di una «strategia comune», militare ma anche diplomatica, per raggiungere «l’obiettivo di distruggere Daesh».

Renzi conferma l’impegno italiano contro l’Isis

Renzi non può far altro che annuire e confermare e del resto il tempo che Hollande gli concede è giusto quello di un cappuccino, una colazione veloce.  «C’è la necessità di una coalizione sempre più ampia che porti alla distruzione dell’Isis e del disegno atroce che esso rappresenta», ha confermato Renzi, aggiungendo che «è fondamentale dare priorità assoluta al dossier Libia che rischia di essere la maggiore emergenza». «L’Italia conferma i suoi impegni a livello Ue», ha quindi proseguito il premier italiano, ricordando anche che «siamo impegnati a livello militare, in molti casi con la Francia, e penso al Libano ma non solo: anche all’Iraq, Siria, Afghanistan, Kosovo e Africa, dove molto forte è l’impegno francese». Quindi un passaggio sulla Turchia con la quale, secondo Renzi, serve «un accordo globale sui rifugiati, che può essere davvero significativo nella costruzione di un diverso livello di accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo». Come ampiamente previsto, Hollande cpmcede al nostro premier un cappuccino, che  Renzi accetta ben volentieri non potendo nulla aggiungere e in nulla incidere.

 

 

 

 

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