La morte di Cloe sconvolge tutti: «Nessuna pietà per gli assassini»

11 Nov 2015 14:42 - di Bianca Conte

Al dolore per la fine violenta e inaccettabile di Cloe Govoni, l’anziana donna massacrata in casa a Renazzo di Cento, nel ferrarese, da due malviventi romeni durante una rapina, si aggiunge sempre di più la rabbia: e monta la polemica. Sul web una valanga di commenti: «Nessuna pietà per gli assassini». Il timore è che alla fine chi ha ucciso on la paghi fino in fondo. Non accennano a placarsi, infatti, le recriminazioni mosse e argomentate da molti esponenti di centrodestra in queste ore, feriti e indignati per il tragico epilogo toccato in sorte alla vittima ottantaquattrenne, del quale individuano – e denunciano – le responsabilità morali e politiche. Ecco allora, in rapida sinstesi, alcune delle dichiarazioni a riguardo che stanno alimentando l’inesauribile dibattito su immigrazione e sicurezza.

Le reazioni del centrodestra alla morte di Cloe Govoni

1) Il senatore azzurro Maurizio Gasparri si è unito al coro di sgomento e rabbia suscitati dalla morte assurda e feroce dell’anziana nel ferrarese: «La morte di Cloe Govoni – ha detto l’esponente di FI – ci lascia attoniti. Nell’esprimere cordoglio per questo ulteriore lutto causato dalla criminalità di provenienza straniera, ribadiamo che servono norme adeguate per la legittima difesa. Si continuano a contestare coloro che, armi in pugno, difendono la propria casa. Ma cosa dovrebbero fare? Questo assalto criminale è connesso al dilagare dell’immigrazione clandestina». Dilagare dell’immigrazione clandestina che non solo l’esecutivo non è riuscito ad arginare, anzi: per Gasparri «il governo Renzi non ha fatto altro che trasportare per mesi e mesi migliaia di clandestini con navi militari nel nostro Paese. E addirittura comuni come Trieste, Torino e Parma danno soldi ai cittadini che accolgono extracomunitari in casa loro, spendendo una cifra incredibile che andrebbe destinata a sostenere gli italiani senza casa e senza lavoro. Perfino la Merkel cambia la rotta dopo gli annunci sbagliati che le hanno fatto perdere consenso e credibilità in Germania per le eccessive aperture agli extracomunitari. E c’è anche il problema di Paesi come la Romania che all’interno dell’Europa vedono troppi loro cittadini fruire della libera circolazione per alimentare attività criminali. Non si può andare avanti così – ha quindi concluso Gasparri – servono nuove norme per la legittima difesa, leggi più severe contro la criminalità, adeguati stanziamenti per le forze di polizia, ridotte alla fame da Renzi e Alfano».

2) E la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha dichiarato di provare dolore e rabbia per la morte di Cloe Govoni. La leader di FdI, nel manifestare «profondo cordoglio alla famiglia Govoni e solidarietà a tutta la comunità cittadina per questo grave lutto», ha anche espresso a chiare lettere l’augurio che «questi due assassini marciscano in galera. Al governo e al Parlamento – ha detto la numero uno di FdI affidando a un post su Facebook il suo pensiero  – chiedo di non lasciare sola la famiglia Govoni e di approvare tempestivamente la proposta di legge di Fratelli d’Italia che modifica il codice penale in materia di legittima difesa. Perché quanto accaduto a Renazzo dimostra che la difesa è sempre legittima, soprattutto dentro casa propria».

3) Fabio Rampelli (FdI), a sua volta, ha indirizzato tutta la sua indignazione per la fine toccata in sorte alla povera Cloe contro la mancanza di sicurezza. «La morte violenta di una donna di 84 anni – ha sostenuto il il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale – ridotta in fin di vita dalle botte di 2 assassini in casa sua, dimostra quanto la sicurezza in Italia non sia garantita. Tragedie che si ripetono da mesi, senza che il governo pensi a varare un piano di protezione adeguato, soprattutto per anziani, donne e soggetti deboli». «Il paradosso poi – ha concluso il parlamentare – è che chi difende se stesso e la propria famiglia da criminali senza pietà subisce processi, condanne e obblighi di risarcimenti abnormi per i propri carnefici. Le politiche sulla sicurezza di Renzi e Alfano risultano fallimentari, con tagli ai fondi per le forze dell’ordine, chiusura di commissariati, caserme, prefetture, tribunali, provvedimenti svuota carceri e depenalizzazione dei reati che mettono chi delinque in condizioni ideali per colpire impunemente cittadini inermi».

4) Sul caso, poi, è interventuo anche il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, che in post su Fb ha commentato: «La notizia della donna deceduta a Ferrara dopo giorni di agonia in seguito al terribile pestaggio durante la rapina casalinga ad opera di due giovani delinquenti rumeni, di cui è stata vittima insieme alla nuora, a sua volta ridotta in gravi condizioni, lascia sgomenti e senza parole. Provo dolore e rabbia per un fatto di questa gravità, ma anche il bisogno di dire ora basta, queste cose non devono più succedere, non si può essere massacrati in casa propria per 300 euro; non è possibile accettare questa assurda ferocia: chi commette reati di questa gravità, e con questa violenza e cattiveria, dimostrando di non avere pietà, rimorso e sentimenti, non merita a sua volta nessuna seconda occasione di reinserimento nella società».

5) Tra i primi a commentare la notizia della morte dell’anziana donna c’è stato anche il capogruppo leghista in Regione Emilia-Romagna e segretario della Lega Nord Ferrara, Alan Fabbri che, nell’esprimere «vicinanza alla famiglia, cordoglio e dolore immenso per una morte che doveva essere evitata e sulla quale pesano responsabilità politiche incancellabili», ha puntato l’indice contro «il buonismo a marca Pd» che «sta seminando vittime». «Cloe, dopo Pierluigi Tartari – accusa Fabbri – è la seconda tragedia in poche settimane nello stesso territorio. E mentre il crimine aggredisce le nostre città, ci sono esponenti Pd che arrivano a proporre l’abolizione del carcere; il segno di un partito che vive fuori dal mondo, che è “drogato” di palazzo e che ha dimenticato quel che accade nella vita reale. Ora Alfano si svegli, mandi rinforzi, e il governo chieda scusa e si dia una mossa: stop immigrazione selvaggia, basta buonismi che uccidono». «La morte di Cloe è morte di Stato – ha aggiunto Fabbri – e pesa come un macigno sulla coscienza sporca della sinistra italiana, che ha votato indulti, ha sostenuto Caino e mai Abele, si è dimenticata delle vittime. È ora di far valere la certezza della pena. Quante morti sta aspettando questa sinistra imbelle?».

6) E non ha dubbi neppure Daniela Santanchè, esponente di Forza Italia, che sul decesso dopo giorni di agonia di Cloe Govoni ha dichiarato secca: «Serve l’ergastolo» per i colpevoli. «Se la giustizia ha ancora un senso in questo Paese, questi due delinquenti vanno puniti severamente», è stato il commento della politica azzurra, che poi ha chiosato: «È inammissibile perdere la vita in casa propria. E ancora più assurdo – ha aggiunto– è che qualcuno pensi a limitare il diritto alla legittima difesa».

7) E dalle fila dello stesso partito si è espressa anche la deputata Annagrazia Calabria che, alla notizia che l’anziata vittima della brutale aggressione non ce l’ha fatta, ha commentato: «La tragedia di Cloe Govoni ripropone con forza il problema sicurezza nel nostro Paese, e mette definitivamente un punto alle disquisizioni sulla legittima difesa. Perché i cittadini hanno il diritto di difendere i propri beni e, soprattutto, la propria vita». «Questa vicenda drammatica – ha quindi concluso – richiede una condanna esemplare per i due criminali coinvolti, perché si possa ancora credere nella giustizia e nella sua capacità di punire chi commette reati così efferati».

 

 

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