Gli Azzurri vestiranno Scervino. È lo stilista di Renzi. Quando si dice il caso

10 Nov 2015 13:57 - di Silvano Moffa

La notizia è davvero gustosa. Nel senso che evoca stile, moda, fascino, bellezza. Il Made in Italy che sfonda nel mondo. Il prodotto italiano che più italiano non si può. Gli altri cercano invano di copiarci. Non riuscendovi, comprano i marchi a buon mercato. Perché i marchi sono impareggiabili, fanno tendenza, e assicurano ottimi incassi. Questa volta però il marchio in discussione trova una collocazione davvero eccezionale. A casa nostra. Anzi, in una casa speciale: la casa degli Azzurri. La Nazionale di Antonio Conte vestirà Scervino. La Maison fiorentina, fondata nel Duemila dallo stilista Ermanno Scervino e dall’imprenditore Toni Scervino, dopo una lunga permanenza a New York alla corte di Endy Warhol, sarà il nuovo “luxury partner”della FIGC e realizzerà le divise della Nazionale di calcio fino al 2018. Tutto avrà inizio con i Campionati europei del 2016 che si terranno in Francia e proseguirà fino alla Coppa del Mondo in programma in Russia nel 2018. Tutto bene, allora? Si, forse, chissà. Certo fa un po’ effetto sapere che la scelta del vestiario degli azzurri sia caduta su uno stilista che, oltre al premier, veste spesso anche la moglie Agnese Landini. Per carità, nulla di personale. De gustibus non est disputandum. Ma quando, al gusto per la preferenza accordata, lo stilista accompagna sperticate lodi in onore del premier- figurino il cui portamento (ricordate il cappotto fanzottianamente abbottonato al cospetto della Merkel?) lascia molto a desiderare, beh! allora c’è da riflettere. Ecco qualche esempio. Giorgio Armani, che non è proprio l’ultimo arrivato nel settore della moda, critica Renzi in versione scamiciata. La cravatta non è un accessorio di cui privarsi con superficialità. E’ questione di stile, appunto. Anche di decenza, per un uomo di Stato, un presidente del Consiglio. Fare sfoggio di camicie, per quanto stirate alla perfezione e con il colletto aperto, forse dà un tocco di gioventù. Ma fa scadere nel giovanilismo. Armani offre una consulenza gratuita al Bullo di Firenze e chi interviene ?  Scervino. “L’importante è quello che c’ è sotto la camicia: Una gran bella camicia per giunta”. Si poi si parla di lady Renzi, lo stilista supera se stesso, va in estasi. “Si dice che dietro ogni grande uomo ci sia una grande donna e nel caso di Renzi è proprio vero. Agnese  è la first lady di cui si sentiva il bisogno…”. Alleluia, alleluia! Da sindaco di Firenze, alla griffe Scervino Matteo Renzi aprì le porte del salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Da premier, arriva la divisa per i calciatori della Nazionale italiana. Quando si dice il caso.

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