Gelmini: Silvio non ha abdicato, Bologna non era la nostra piazza

10 Nov 2015 10:30 - di Redazione

“Nessuna abdicazione” di Silvio Berlusconi nei confronti della Lega di Matteo Salvini: “questa è l’interpretazione malevola, la realtà è che quella non era la nostra piazza, bensì quella di un partito alleato”. Lo afferma Mariastella Gelmini in un’intervista al Messaggero all’indomani della manifestazione di Bologna. “Forza Italia va avanti per la sua strada, salvo correre insieme per le amministrative”, sottolinea l’ex ministro. “La scelta di Berlusconi di salire sul palco è stata un gesto di generosità e anche di lungimiranza”. “Io fischi non ne ho sentiti”, dice a proposito della notizia di una parte del pubblico leghista che avrebbe addirittura fischiato Berlusconi. “Ma anche se fosse questa è la piazza di Salvini, che ha comunque apprezzato il gesto di unità. Mi auguro che in futuro ci sia la possibilità di fare tutti insieme una piazza della coalizione. La sfida sono le elezioni amministrative che hanno un grandissimo valore politico e quindi tocca a noi rappresentare l’alternativa, scegliere i candidati migliori fuori dagli egoismi di partito. Sanciremo il fallimento della sinistra”.

Gelmini: ci sono temi che ci uniscono: il made in Italy e la famiglia

Gelmini ammette che ci sono “delle differenze” con la Lega: “Noi non puntiamo a uscire dall’euro, non ci piace questa Europa e lavoriamo per cambiarla ma vogliamo farne parte. Il popolo di centrodestra è saldo, lo è da vent’anni, abbiamo fatto tante battaglie e ci sono alcuni punti sui quali questa unità si può ribadire: la volontà reale di abbassare le tasse, di aiutare le piccole e medie imprese, l’agricoltura e il made in Italy, di difendere la famiglia. Su questi temi non c’è ragione per non essere uniti, poi sugli altri si discute”. “Gli elettori scelgono il leader e a piazza Maggiore era Salvini. C’è tuttavia un’altra fetta del 50% che non va a votare: sono moderati, sfiduciati, liberali, riformisti. Noi non dobbiamo contenderci la piazza di Salvini, abbiamo un altro elettorato e dobbiamo riportare alle urne quel 50% di persone che non vota. Sovrapporsi al leader della Lega sarebbe sciocco, dobbiamo lavorare su un’altra tipologia di elettore e lo stiamo facendo”. Giorgia Meloni candidato sindaco a Roma? “Tutto il centrodestra non potrebbe che appoggiarla”, dice infine Gelmini.

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