Siria, la Russia intensifica gli attacchi. Colpito il quartiere generale dell’Isis

9 Ott 2015 17:28 - di Mauro Achille

Nelle ultime 24 ore le forze aeree russe hanno compiuto in Siria 67 raid contro 60 infrastrutture dei terroristi: lo rende noto lo stato maggiore di Mosca. Circa 300 “militanti”, compresi 2 comandanti di campo dell’Isis, sono stati uccisi nel corso delle operazioni. Il ministero della Difesa ha precisato di aver attaccato il quartier generale del gruppo di ribelli Liwa al-Haqq, uccidendo 200 “terroristi”, inclusi due capi dell’Isis, e altri 100 in raid distinto nella regione di Aleppo. Igor Makushev, vice capo dello stato maggiore, ha reso noto che sono stati distrutti sei centri di comunicazione, sei depositi di armi, 17 basi di addestramento e 17 veicoli blindati. Quanto a Liwa-al-Haqq, di cui è stato colpito il quartier generale, si tratta di un gruppo islamista che combatte contro il governo di Assad dal 2012. “I militanti stanno sostenendo perdite significative nei raid aerei, e devono adeguare le loro tattiche, espandendosi in un’area più larga, nascondendosi più attentamente, o nascondendosi negli insediamenti urbani”, ha spiegato Makushev. “In queste condizioni, le forze aeree russe stanno continuando e intensificando i loro attacchi”, ha aggiunto.

Siria, i jihadisti potrebbero usare armi chimiche

Secondo fonti dello stesso stato maggiore delle forze armate russe riprese dalla Tass, i  jihadisti dell’Isis dispongono dell’iprite, o gas mostarda, e potrebbero usarla come arma chimica contro le forze governative siriane. Secondo fonti Usa ed europee, l’Isis avrebbe già usato armi chimiche, tra cui proprio l’iprite, contro esercito iracheno e peshmerga curdi. Intanto, il Segretario di Stato alla Difesa americano è tornato ad insistere sul fatto che quattro missili da crociera russi diretti in Siria sono caduti, nei giorni scorsi, “per un malfunzionamento” in territorio iraniano. Ashton Carter lo ha dichiarato oggi al termine dell’incontro a Londra col suo omologo britannico, Michael Fallon. I due ministri hanno ribadito le critiche all'”illogico” intervento di Mosca in Medio Oriente, che “peggiora una situazione già grave”. Da parte sua il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha detto che l’Ue deve tornare ad avere “relazioni pragmatiche” con la Russia e non lasciare che gli Usa “dettino” l’agenda in quest’area. E’ quanto riportato dalla BBC, dando conto di un suo discorso durante una visita in Germania.  “Non possiamo andare avanti così”, ha aggiunto Juncker. Criticando le affermazioni di Barack Obama il quale definì la Russia una “potenza regionale”, Juncker ha affermato che Mosca “va trattata in modo corretto”. “I russi sono un popolo orgoglioso – ha concluso – e il Paese deve giocare un ruolo”, dobbiamo avere “relazioni decenti”, ha reiterato.

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