Il peggior uragano della storia perde potenza ma resta l’allarme rosso

24 Ott 2015 9:10 - di Monica Pucci

L’uragano Patricia, pur declassato a tempesta di categoria 5 dopo il suo impatto con la terraferma, “è ancora estremamente pericoloso”. Ma di danni, finora, ne ha fatti pochi, come conferma il capo della protezione civile messicana Louis Felipe Puente, invitando la popolazione a tenersi informata e a seguire le raccomandazioni. Inondazioni e smottamenti vengono segnalati lungo il suo cammino verso la parte più interna del paese e in Messico resta l’allarme rosso per “Patricia”, che ha toccato le coste sud del Pacifico in serata. Le immagini delle Tv dalla costa mostrano alcuni alberi e lampioni spezzati e le strade allagate e in alcune riprese della Tv Milenio si vedono autobus e auto trasportate dalle acque nello stato di Jalisco. Ma le autorità riferiscono che non ci sono vittime fino a questo momento e nemmeno i danni che ci si aspettavano vista la potenza dell’uragano, così come ha confermato il presidente nel messaggio in cui ha invitato a non abbassare la guardia.

Un uragano dalla potenza devastante

Mentre si avvicinava alla costa ha raggiunto in poche ore la categoria massima per questo tipo di fenomeno, ma ha poi perso leggermente intensità una volta giunto a terra. «È l’uragano più forte mai registrato nell’emisfero occidentale», ha lanciato l’allerta il National Hurricane Center (Nhc) Usa, che ha previsto che “Patricia” sarà accompagnato da “grandi onde distruttive”. Secondo le previsioni le raffiche di vento sarebbero in grado di raggiungere i 380 km orari, accompagnate da piogge torrenziali, violente grandinate e formazione di cicloni e mareggiate con onde alte oltre 10 metri. Il volume e l’intensità del fenomeno – che in meno di 24 ore è passato dal rango di tempesta tropicale al grado 5 della scala Saffir-Simpson, un fatto senza precedenti – ha portato le autorità messicane a lanciare l’allarme massimo, scatenando il panico nelle zone a rischio. «Un uragano di categoria 5 è in grado di sollevare un aereo e di mantenerlo per aria», ha chiarito l’Organizzazione mondiale della metereologia. «Non sappiamo di sicuro cosa dovremo affrontare», ha ammesso il ministro degli Interni, Miguel Osorio, annunciando le prime misure: scuole ed aeroporti chiusi, sospensione del pedaggio sulle autostrade per favorire le evacuazioni dalla costa, e continui messaggi agli abitanti per chiedere che si chiudano in casa dopo mezzogiorno.

Allerta anche alla Casa Bianca

Dalle prime ore della mattina si sono formate lunghe file davanti ai supermercati e ai negozi delle principali città della zona a rischio: Manzanillo, uno dei principali porti del paese, nello Stato di Colima, e le località turistiche di Puerto Vallarta (Jalisco) e Nuevo Vallarta (Nayarit). Bidoni di acqua minerale, scatolette di alimenti, medicine e materiali isolanti sono i prodotti più richiesti per affrontare la situazione, mentre molti rinforzano le loro case con pannelli di legno per proteggere porte e Allerta anche negli Stati Uniti. “Patricia” potrebbe creare problemi anche in Texas e la Casa Bianca, ha fatto sapere il portavoce Eric Schulz, sta monitorando la situazione in contatto con il governo messicano.

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