Il Nobel per la Pace va alla Tunisia: premiato il “Quartetto per il dialogo”

9 Ott 2015 13:24 - di Karim Bruno

Il premio Nobel per la Pace 2015 è’ stato assegnato al Quartetto per il dialogo nazionale tunisino . Il prestigioso riconoscimento va al contributo reso dalle associazioni umanitarie e dalla confederazioni sociali del Paese arabo-mediterraneo nella costruzione di una democrazia pluralistica dopo la rivoluzione cosiddetta dei “gelsomini”. Il Quartetto per il dialogo nazionale tunisino e’ stato creato nell’estate 2013 per favorire una mediazione tra le forze politiche in Tunisia e velocizzare i lavori dell’Assemblea costituente. E’ formato da quattro organizzazioni della società civile: sindacato Ugtt, confederazione degli industriali Utica, lega dei diritti umani Ltdh e Inoa, ordine nazionale degli avvocati. In poco tempo, il Quartetto è riuscito a facilitare il varo della Costituzione e la formazione di un governo tecnico, quello del premier Mehdi Johmaa nei tempi stabiliti, che poi ha consentito alla Tunisia di svolgere le elezioni politiche e presidenziali a fine 2014. Il Dialogo nazionale ha rappresentato una tappa decisiva della Tunisia contemporanea. Proprio sabato scorso a Tunisi e’ stato presentato il volume ”Dialogo nazionale in Tunisia” ad opera dell’Associazione tunisina di Studi politici e dello United States Institute of Peace che racconta l’esperimento unico di negoziazione tra le parti che ha condotto al successo del processo di transizione democratica in Tunisia.

In Tunisia il Quartetto ha aperto la strada alla nuova Costituzione

Il Dialogo si e’ imposto come soluzione pacifica che ha saputo riunire attorno ad un tavolo rappresentanti di interessi diversi in nome dell’interesse nazionale. “Sono attonito”. E’ la reazione all’assegnazione del premio Nobel per la Pace al Quartetto per il dialogo nazionale tunisino del leader del sindacato tunisino Ugtt, una delle quattro organizzazioni che ne fanno parte. “Il premio corona oltre due anni di sforzi da parte del Quartetto in un momento in cui la Tunisia era a rischio su tutti i fronti”, ha detto Houcine Abassi. “Questo premio è un omaggio e un appello a sostenere tutte le forze della società civile che lottano per la democrazia, il pluralismo e lo stato di diritto”. E’ il commento della direttrice generale dell’Unesco, Irina Bokova. “A qualche mese dell’attacco al Museo del Bardo, luogo di conoscenza e dialogo per le culture, questo messaggio non è mai stato tanto attuale – aggiunge – La Tunisia incarna una speranza, per il mondo arabo e ben oltre, e questo premio ci chiama tutti a sostenerla di più”.

 

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