Ncd, tutti contro tutti. Ad Alfano resta solo la Castaldini

21 Ott 2015 10:53 - di Gabriele Alberti

Non c’è pace nel Ncd. «Non si può consegnare a Renzi, chiavi in mano, la rappresentanza dell’area popolare, degli elettori liberali, cattolici, moderati. Qualcuno, almeno, non lo farà, e per questo Ncd è in subbuglio. Le dimissioni di Quagliariello da coordinatore sono state il detonatore che ha acceso la miccia, nonostante Alfano abbia tentato di liquidarle con un semplice “non trattengo nessuno”. Ma senza uno sforzo per trattenere su una linea chiara i suoi, l’esito è un magma bollente, e il risultato è il tiro alla fune a cui assistiamo in questi giorni: chi tira a destra e chi a sinistra». Si legge questa disamina su l’Occidentale, giornale online vicino a Area Popolare. Che così prosegue: «Costruire un’altra aggregazione di centro, riunendo i frammenti sparsi e proponendo in modo chiaro l’alleanza a sinistra – spiega l’Occidentale – è la linea Verdini, il primo a lanciare l’idea di una lista “moderati per Renzi”, mentre l’ultima intervista di Cicchitto fornisce a questo percorso motivazioni politiche e culturali serie: una per tutte, che Renzi avrebbe “ucciso i comunisti”. Ma le aggregazioni costruite nel Palazzo, come operazioni di vertice o a tavolino, non hanno mai avuto successo». Domanda: «Perché votare una lista di moderati per Renzi? Se uno dei motivi è che egli stesso è un moderato, anzi, è riuscito dove i moderati hanno fallito, perché non votare direttamente per il campione?”, conclude.

Castaldini: «Ncd ha idee chiare…»

Così, mentre il Ncd si sfarina e perde pezzi eccellenti, c’è chi nasconde molte evidenze, come la portavoce di Ncd Valentina Castaldini, che fa professione di fedeltà cieca e assoluta: «Ncd non si scioglie, non si scioglie chi ha un’identità, idee chiare e una direzione dove andare. A noi interessano i risultati e sono nella legge di stabilità», dice rispondendo ai cronisti nel corso della presentazione della Festa del partito che si terrà da giovedì a sabato a Limatola (Bn). Ncd «resta in maggioranza e Alfano», chiudendo la festa, «lo dirà chiaramente», aggiunge il sottosegretario alla difesa Gioacchino Alfano, a presentazione dell’evento. Ncd, come scrive l’Occidentale, resta «in subbuglio». Un subbuglio visibile, ad esempio, sul delicato terreno delle unioni civili dove Eugenia Roccella fa appello alla trasparenza contestando quel voto segreto chiesto da Alfano. Insomma, alla Festa del partito questa volta molti nodi torneranno al pettine.

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