La Merkel meglio di Renzi: «Chi non ha diritto all’asilo politico, lo caccio»

3 Ott 2015 13:31 - di Niccolo Silvestri

Sembra essere già svanito l’idillio tra Angela Merkel ed il “progressume” planetario, vale a dire quell’internazionale radical-chic che non aveva perso un minuto a sperticarsi in un profluvio di elogi alla cancelliera quando questa aveva dato l’impressione di voler archiviare il germanico rigore in tema di diritto d’asilo. Ma era appunto solo un’impressione. È bastato che frau Angela desse una scorsa ai sondaggi che ne segnalavano il drastico ridimensionamento in termini di gradimento per tornare alle antiche abitudini. Ma alla svolta molto hanno contribuito gli alleati di governo, sia la Csu bavarese, che ha definito «un errore» la politica dell’apertura delle frontiere, sia i socialdemocratici della Spd che con il capogruppo Thomas Oppermann fanno sapere che «le capacità di accoglienza della Germania sono esaurite».

La Merkel costretta dai sondaggi a rivedere le sue posizioni

Un autentico altolà intimato da cittadini e forze politiche che la Merkel dimostra di aver saputo subito cogliere. E infatti ora è tutta un’altra musica quella che i tedeschi hanno sentito nel videopostcad dedicato questa settimana alla crisi dei profughi: «Dobbiamo essere molto chiari sul fatto che chi ha diritto alla protezione, da noi la riceverà», ha dichiarato la cancelliera, «mentre coloro che non hanno diritto d’asilo, perché mancano le ragioni della protezione, e arrivano da noi esclusivamente per ragioni economiche, dovranno lasciare di nuovo il nostro Paese». Più chiari di così…Sarà ora interessante assistere alla reazione di quei governanti europei lestissimi a rifugiarsi sotto la sottanadella Merkel per giustificare il loro immobilismo rispetto ad un fenomeno che suscita paura e rabbia nella pubblica opinione. A cominciare da Matteo Renzi che finora sul tema ha prodotto solo chiacchiere e niente fatti.

Ora riconosce che «i tedeschi sono molto preoccupati»

Non a caso la Merkel fa espressa menzione delle «preoccupazioni dei cittadini tedeschi», fra i quali cresce l’allarme per la difficile gestione del fenomeno dei migranti. Sul punto, la cancelliera è quanto mai esplicita e spiega che un tema di così forte impatto sulle popolazioni non può essere affrontato senza tenere conto delle ansie e dei timori dei cittadini: «La gente – dice – deve poter porre le sue domande. E ci deve essere anche spazio per la discussione». Come dire che nessuno ha la ricetta in tasca ma anche che è da folli e da irresponsabili pretendere che si possa accogliere tutti in nome della solidarietà.

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