La maison Fendi “debutta” con una mostra al Palazzo della Civiltà Italiana

15 Ott 2015 12:45 - di Redazione

Dopo aver sponsorizzato i lavori di restauro di Fontana di Trevi, che sarà riaperta al pubblico il 3 novembre prossimo, la maison Fendi si trasferisce a Palazzo della Civiltà Italiana all’Eur. L’inaugurazione nel palazzo edificato nel Ventennio Fascista per ospitare l’Esposizione Universale del 1942, soprannominato dai romani Colosseo dell’Eur, si terrà il 22 ottobre. Per questa data la maison svelerà il suo nuovo headquarter progettato dall’architetto Marco Costanzi e inaugurerà la mostra “Una Nuova Roma. L’Eur e il Palazzo della Civiltà Italiana“, che sarà aperta al pubblico gratuitamente al primo piano del Palazzo, dal 23 ottobre al 7 marzo 2016, nell’area che Fendi ha deciso di destinare anche per il futuro a spazio espositivo.

Fendi “apre” il Palazzo della Civiltà Italiana con una mostra

Fendi aveva annunciato nel luglio 2013 un accordo di 15 anni con Eur S.p.A. per l’affitto di Palazzo della Civiltà Italiana. L’accordo prevedeva il futuro headquarter della maison romana e la realizzazione al primo piano, su una superficie di circa mille metri quadrati, di un’ampia area espositiva, destinata ad ospitare mostre ed installazioni aperte al pubblico. La mostra metterà in scena uno straordinario apparato artistico, figurativo, fotografico e filmico. Disegni, schizzi e studi dei grandi protagonisti dell’architettura italiana del Novecento sono accostati a oggetti di design e foto d’autore. Tra le opere dei grandi artisti – Gino Severini, Mario Sironi, Enrico Prampolini, Francesco Messina – è possibile apprezzare anche originali realizzazioni degli anni Cinquanta e Sessanta, come le opere di Pericle Fazzini e Giuseppe Capogrossi. Fondamentale nella costruzione del progetto espositivo è lo sguardo rivolto al Palazzo della Civiltà Italiana e al suo quartiere da grandi maestri della fotografia – Karl Lagerfeld, Gabriele Basilico, Fabrizio Ferri, Franco Fontana, Andrea Jemolo, Mimmo Jodice, Giulio Pediconi e Hans Christian Schink – e l’idea del “quartiere-città” fissata dal cinema nell’immaginario collettivo. A questo scopo la mostra si avvale della proiezione di estratti da grandi film di maestri come Roberto Rossellini, Federico Fellini, Vittorio De Sica, Michelangelo Antonioni, Elio Petri e Bernardo Bertolucci. Una sezione della mostra è dedicata al design.

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