Italiani insoddisfatti dell’Euro: per 3 su 4 la moneta unica è uno svantaggio

27 Ott 2015 15:11 - di Anna Clemente
no euro

Quasi tre italiani su 4 si dicono insoddisfatti dell’euro e quasi due su cinque ritengono che anche sulla lunga durata la moneta unica continuerà a essere uno svantaggio per il Paese. È quanto emerge dall’indagine Acri-Ipsos sugli italiani e il risparmio, che molto ruota intorno al rapporto tra Italia ed Europa.

Ottimisti e scettici: gli italiani divisi sul futuro dell’Euro

Nel dettaglio, gli italiani insoddisfatti dell’euro sono il 71%, mentre quelli che credono che le cose non miglioreranno neanche nei prossimi vent’anni sono il 36%. Il 51%, invece, nonostante l’esperienza di un quindicennio quasi di moneta unica, è ancora disposto a sperare che nei prossimi due decenni l’euro possa rivelarsi un vantaggio. Ammonta al 13%, poi, la percentuale di quanti non si sentono in grado di esprimere un parere al riguardo.

Ma la crisi è colpa del malgoverno nazionale

L’Europa, comunque, non viene vista come la causa di ogni male e, anzi, solo il 4% attribuisce a Bruxelles tutte le responsabilità della crisi, che invece viene imputata da quasi la metà degli italiani (il 48%) al malgoverno del Paese degli ultimi anni e alle mancate riforme (un dato che nel Sud Italia arriva al 53%). Il 20% degli italiani ritiene però che le colpe vadano equamente distribuite tra Roma e Bruxelles, mentre per il 26% alla base delle attuali difficoltà c’è un meccanismo ciclico di crisi di dimensioni planetarie. E il giudizio complessivo sull’Unione europea? I favorevoli e i contrari non si distanziano poi tanto, con un vantaggio dei primi sui secondi: il 55% degli italiani continua a pensare che l’Unione europea sia un fattore d’aiuto in un momento di crisi, mentre a vederla come un ulteriore aggravio, che rende ancora più complicato superare lo stallo, è il 44%.

 

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