Codacons: il canone RAI in bolletta è «illegittimo, incostituzionale e impugnabile»

11 Ott 2015 7:34 - di Redazione

Mentre il presidente del Consiglio traccia le linee guida del servizio pubblico del futuro, nell’azienda di Viale Mazzini le tanto sbandierate novità tardano ad arrivare e la Rai resta il carrozzine di sempre. La rivoluzione-canone, lanciata come una certezza appare, in realtà, molto lontana. L’idea del premier di offrire uno sconticino ai consumatori (cento euro tondi all’anno contro gli attuali 113,50), ma di far pagare a tutti il canone (anche a quelli che non hanno una tv) inserendolo nella bolletta elettrica, si sta scontrando contro critiche durissime.

Renzi ha deciso di mettere il canone RAI in bolletta elettrica

Il Condacons ha dichiarato guerra al canone in bolletta definendolo «illegittimo, incostituzionale e impugnabile». Analoga la linea di Adusbef-Federconsumatori: «Non si può e non si deve addebitare a chi non ha tv, ricorreremo alla Corte Costituzionale». Ancora più dura (se possibile) Assoelettrica: «Non tutti i titolari di un contratto elettrico hanno una tv e viceversa . L’operazione è impossibile e non ci compete».

Ma il vero problema dela RAI, al momento, più che come entrano i soldi è come escono.

È ancora rovente – si legge su “Il Tempo” – la polemica sulla quantità di testate Rai che seguono con folti gruppi di giornalisti e tecnici, esattamente gli stessi eventi, a cominciare dai viaggi del premier. Per la trasferta newyorchese di Renzi, parzialmente sovrapposta a quella di Papa Francesco, Mamma Rai ha messo in campo sette giornalisti, più i relativi operatori. In fatti per seguire il viaggio del presidente del Consiglio si sono mobilitati Tg1, Tg2, Tg3, RaiNews24 e Giornale Radio Rai. Più Giovanna Botteri e Tiziana Ferrario, corrispondenti da New York. Nemmeno Hitler aveva intorno tante persone per documentare i suoi comizi: al massimo si faceva seguire da Leni Riefenstahl con un cineoperatore. Alla faccia della spending review. In Rai si sono giustificati spiegando che i giornalisti già presenti a New York dovevano seguire il viaggio del Santo Padre e che quindi non ci sarebbero state altre persone disponibili per Renzi.

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