«Scusi, mi fa parcheggiare?». E una banda di romeni la riempie di botte

25 Set 2015 9:01 - di Franco Bianchini

«Per cortesia, mi fai parcheggiare?», chiede una ragazza. Non una virgola di più. Sono bastate queste poche parole a scatenare la violenza. Paura e botte. L’aggressione è avvenuta ad Avezzano, in pieno centro, con una banda di romeni che ha scatenato l’inferno. E’ stato picchiato anche un giovane italiano che aveva cercato di soccorrere la ragazza.  Tra gli autori del pestaggio c’è un giovane romeno coinvolto, solo alcune settimane fa, sempre nella stessa zona, in un accoltellamento. E che invece era “libero” di agire.

Ecco cosa ha fatto la banda di romeni

Non pensava che nei dintorni ci fosse una banda di romeni. Alla ragazza avezzanese, 18 anni, Y.M., è bastato domandare a una donna di spostarsi per consentirle di parcheggiare l’auto. Una normalissima richiesta che ha invece provocato una reazione violenta. La donna romena, incinta e visibilmente ubriaca o forse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ha risposto in modo violento, prendendo a calci la macchina, danneggiando il cofano e il paraurti. La donna ha poi tentato di ferire la ragazza chiedendo, nel frattempo, l’intervento del resto della gang.  In pochi istanti i suoi amici e il fratello sono arrivati sul posto e hanno accerchiato la giovane che è stata colpita e ferita al volto.  Un ragazzo che si trovava nei paraggi si è accorto di quello che stava accadendo ed è corso in suo aiuto, ma è stato a sua volta aggredito. Sul posto è arrivata una pattuglia di carabinieri.  La diciottenne si è presentata in caserma per fare una denuncia e raccontare quello che era accaduto. Due persone romene tra quelle coinvolte, secondo i primi accertamenti e secondo la testimonianza dei due giovani marsicani, sarebbero anche responsabili di un accoltellamento avvenuto sempre sotto i portici alla fine di luglio. Le persone sono state individuate dagli agenti del commissariato di Avezzano e denunciate. L’accusa per tutti è di rissa aggravata e lesioni aggravate.

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