La scuola di Renzi? Papà s’incatena: «Mia figlia disabile non ha sostegno»

14 Set 2015 17:05 - di Liliana Giobbi

Una figlia disabile e nessuno è intervenuto. Il padre si è incatenato al cancello della scuola elementare della bambina, iniziando lo sciopero della fame, per denunciare i problemi incontrati dalla piccola, portatrice di sindrome di Down, per l’assenza dell’insegnante di sostegno.

 Figlia disabile, a scuola 1500 famiglie nella stessa condizione

«Ci sono 1.500 famiglie in tutta Italia nella stessa condizione – ha detto l’uomo, Elio Canino, l’uomo con la figlia disabile – Vogliamo che il governo si renda conto dei problemi che provoca e intervenga con modifiche». È successo a Calolziocorte nel lecchese, dove la protesta del genitore ha richiamato l’attenzione del senatore della Lega, Paolo Arrigoni, oltre che del sindaco di Calolziocorte, Cesare Valsecchi, dell’assessore Wilna de’ Flumeri e del dirigente scolastico Walter Valsecchi. Quest’ultimo in mattinata ha nominato una supplente e ha confermato la propria disponibilità a occuparsi del problema chiedendo però al genitore di porre fine alla protesta. Il genitore per il momento ha deciso di proseguire, rimanendo incatenato.

 L’ironia dei sindacati su Renzi

Sulla scuola crescono le polemiche. «Non riusciamo davvero a capire quali siano queste risorse destinate alla scuola tanto sbandierate dal premier Renzi e dal ministro Giannini. La realtà che vivono docenti, personale e studenti è totalmente diversa», ha dichiarato il segretario generale dell’Ugl Scuola, Giuseppe Mascolo, aggiungendo che «gli istituti sono ancora carenti di docenti e personale Ata e inoltre la maggior parte delle supplenze sono state assegnate fino all’avente diritto e non come previsto fino al 31 agosto». “Senza dimenticare che secondo la riforma, ad esempio, «non è prevista la nomina del supplente in caso di assenze brevi, con il pericolo di accorpamenti delle classi. Il governo inverta la rotta e si renda finalmente conto delle reali esigenze del mondo della scuola, invece che continuare con provvedimenti che ricadono solo sulle spalle dei lavoratori e degli studenti».

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