Salvini sicuro: “Con un centrodestra davvero nuovo si vince e si governa”

3 Set 2015 6:47 - di Redazione

Matteo Salvini, leader della Lega Nord, ricorda quando nel 1999 le truppe del Carroccio capitanate da Umberto Bossi scendevano su Roma (ai tempi “ladrona”). «Prima il problema era tutto italiano e si criticava Roma in quanto città dei ministeri. Adesso il Nerone Express lo organizzerei in direzione Bruxelles: è quella la città del potere da smontare». Salvini, la “troika” ha preso Roma, commissariando di fatto Marino. Ormai le elezioni, la democrazia, i cittadini, per qualcuno non contano niente. Non per me ovviamente. Questa è veramente la solita cosa all’italiana: commissario “un pochino”. L’unica cosa seria è andare a votare.

Ormai le elezioni, la democrazia, i cittadini, per qualcuno non contano niente

“Marino è una povera persona. Si vede dai fatti, dall’equilibrio che non ha dimostrato. Probabilmente è onesto, ma da sola l’onestà, se coniugata con l’incapacità, non porta da nessuna parte. Se non fosse sindaco mi farebbe tenerezza, ma da sindaco mi fa rabbia. Uno che fa la pesca subacquea mentre la sua città va a rotoli”. Che ne pensa – chiede il settimanale “Tempi” – dei nuovi “tutor” di Marino? “Dico intanto che si sarebbe dovuto dimettere, o l’avrebbero dovuto dimettere già mesi fa, all’inizio di Mafia Capitale. In nessun altro Paese europeo scioglierebbero un Consiglio di zona, come è successo a Ostia, e affiancherebbero come insegnante di sostegno un prefetto non eletto da nessuno che deve aiutare un sindaco incapace. È veramente il capolavoro del masochismo. Lo schema è di ispirazione renziana.

Renzi ha paura. Sa bene che lui tiene insieme il suo partito con lo scotch finché vince.

“Il premier sa che a Roma il Pd in caso di elezioni non vincerebbe, tutoreggia. Per calcoli politici, sta facendo fare una figuracela a Roma. Il Comune andava sciolto. Così è un’agonia: adesso c’è il Giubileo e c’è pure qualche fenomeno che pensa alle Olimpiadi. Io sono tranchant, tolto il dente, tolto il dolore. Sui giornali circola un’idea shock: un ticket lei a Milano e Grillo a Roma. Non penso che Grillo abbia idea di cosa voglia dire fare il sindaco. Io ho fatto il consigliere a Milano per diversi anni: fare il sindaco è un impegno gravoso, non basta un tweet. E poi sui temi come sicurezza e immigrazione i 5 Stelle sbandano sempre a sinistra”.

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