Ruby, la Cassazione: Fede sapeva che era minore, si deve aumentare la pena

22 Set 2015 14:12 - di Roberto Frulli

L’ex direttore del Tg4 Emilio Fede sapeva che Ruby era minorenne e per questo deve essere condannato per prostituzione minorile: lo ha chiesto il pg della Cassazione, Ciro Angelillis, chiedendo l’aumento di pena per Fede e la conferma della condanna a Nicole Minetti nel processo Ruby bis.
Nella sua requisitoria davanti alla III Sezione penale della Suprema Corte, il pg Angelillis ha chiesto l’accoglimento della parte del ricorso della Procura di Milano nella quale si contesta l’esclusione del reato di prostituzione minorile a carico di Fede.
«La sentenza d’appello – ha sottolineato il pg nella sua requisitoria durata un’ora – afferma che Fede era il “dominus” nell’organizzazione delle serate di Arcore, è lui che decideva quando una ragazza era troppo invadente e doveva uscire dal giro, era lui che decideva quando fare entrare una ragazza al cospetto di Berlusconi». Ed è “illogico” ritenere che non sapesse la vera età di Ruby. Secondo il pg, dunque, deve essere aumentata la condanna di Fede che in appello, con l’esclusione della prostituzione minorile, era stata ridotta da 7 anni a 4 anni e 10 mesi, mentre è da confermare la condanna di Minetti che da 5 anni era stata ridotta a 3 anni di reclusione. Il pg ha chiesto l’annullamento della sentenza d’appello «per l’esclusione della prostituzione minorile» di Ruby «per quanto riguarda la consapevolezza di Fede della sua vera età». In sostanza, il Pg ha chiesto un appello bis solo per ridefinire la responsabilità di Fede e rideterminare la sua condanna. Per il resto ha chiesto il rigetto dei ricorsi dei due imputati.

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