Roma, arrestati e già liberi i ladri del cimitero: tre italiani di origine rom

19 Set 2015 10:54 - di Redazione

Andavano a pregare sulle tombe dei familiari al cimitero Flaminio, a Prima Porta, e al loro arrivo avevano l’amara sorpresa  di trovare le loro auto svaligiate. Molti visitatori stanchi di subire danni hanno così denunciato borseggi e furti  avvenuti nel cimitero romano, il più esteso d’Italia. Il modus operandi dei predoni del cimitero era sempre lo stesso: i ladri giravano tra le auto lasciate in sosta e, una volta individuati oggetti o borse appetibili, intervenivano rompendo i vetri dell’auto o forzandone la portiera. I furti andavano avanti da circa due mesi ma, dopo le numerose denunce, i carabinieri hanno intensificato i servizi di controllo e hanno installato telecamere di sorveglianza. In pochi giorni i ladri sono stati individuati e arrestati: sono tre pregiudicati italiani di 33, 52 e 53 anni di origine rom e già noti alle forze dell’ordine. L’ultimo furto per i tre è stato fatale.

La denuncia di una donna e l’arresto

Una donna che stava pregando sulla tomba del marito si è accorta che i malviventi stavano aprendo lo sportello della sua  auto per rubarle la borsa che conteneva i soldi della pensione, le chiavi di casa e i documenti. La donna ha subito chiamato il 112, ma nel frattempo i ladri erano fuggiti a bordo di una Fiat Panda. I carabinieri dopo un breve inseguimento sono riusciti a bloccarli e arrestarli.  È stata anche recuperata la borsa che è stata riconsegnata alla donna. Sono sospettati  di aver effettuato altri furti di questo tipo a Prima Porta: gli identikit dati dalle vittime, infatti, sembrano corrispondere. I tre arrestati sono comparsi  davanti al giudice per la direttissima, a piazzale Clodio, che ha convalidato l’arresto  ma, in attesa del processo, li ha rimessi in libertà sottoponendoli all’obbligo di firma serale in una caserma dei carabinieri. Per la donna è stata un’amara sorpresa: «Non me l’aspettavo – ha commentato al Messaggero – I carabinieri hanno preso questi ladri con le mani nel sacco: come è possibile che siano stati scarcerati? Ho saputo che  hanno precedenti  penali e ora sono liberi  di rubare ancora».

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