“Prima l’Italia”: appello all’unità della destra. Ecco la mozione integrale

7 Set 2015 11:06 - di Redazione
“Pieno sostegno alla “Mozione dei Quarantenni” per rilanciare l’impegno politico della Fondazione An e un appello ai vertici di Fratelli d’Italia e a tutti coloro che si sentono di destra affinchè venga accolta positivamente questa opportunità. È questo in sintesi il documento “Riaggregare la destra sommersa e diffusa” approvato dall’Assemblea nazionale del movimento Prima l’Italia che si è svolta sabato a Roma. Nel documento votato all’unanimità si legge “esiste oggi un ampio spazio politico ed elettorale di destra che non trova un punto di riferimento organizzativo ed elettorale, una destra sommersa e diffusa che si disperde nell’astensionismo o in formazioni politiche che solo in modo parziale e distorto evocano temi politici di destra”. Per questo motivo “deve nascere una classe dirigente nuova, non costruita in laboratorio, non frutto di liste bloccate, nè selezionata in base all’immagine, in grado di avviare una stagione politica di rinnovamento della destra, radicata nella grande tradizione di questa area politica”. Al termine dell’assemblea Marco Cerreto è stato eletto nuovo Portavoce Nazionale di Prima l’Italia. Cerreto ha 44 anni, avvocato, è stato militante in Alleanza Nazionale e consigliere comunale a Caserta dal 2001 al 2010 e assessore provinciale di Caserta sino al 2012. Attualmente è membro della direzione nazionale di Fratelli d’Italia”.

Il documento completo di “Prima l’Italia”

Ecco il testo completo (qui il Pdf) dell’ordine del giorno approvato dall’assemblea nazionale del movimento “Prima l’Italia”.
Premesso che esiste oggi in Italia un ampio spazio politico ed elettorale di destra che non trova un punto di riferimento organizzativo ed elettorale, una destra sommersa e diffusa che si disperde nell’astensionismo o in formazioni politiche che solo in modo parziale e distorto evocano temi politici di destra;
  • –  L’ampiezza di questo spazio non è evidenziato solo dalla differenza dei voti raccolti un tempo da Alleanza Nazionale rispetto a quelli che oggi vanno a Fratelli d’Italia, come unico partito che si definisce esplicitamente di destra. Lo spazio potenziale della Destra raggiunge tutto quell’ampio blocco sociale di ceto medio e ceti popolari, che vuole reagire all’impoverimento e alla disoccupazione partendo dalla difesa delle radici sociali ed identitarie della nostra appartenenza nazionale.
  • –  La sotto-rappresentazione della Destra italiana si inserisce in una generale crisi del centrodestra che non ha ancora aperto un cantiere di rilancio che, partendo da un’organica ridefinizione culturale e programmatica giunga ad un metodo chiaro, meritocratico e non verticistico per definire leadership, classe dirigente e candidature.
  • –  Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni hanno svolto in questi ultimi tre anni un coraggioso e importante lavoro di rappresentanza dei valori della Destra, a cui molti quadri politici di Prima l’Italia hanno contribuito in maniera determinante con il proprio voto decisivo per utilizzare il simbolo di Alleanza Nazionale, con proprie candidature e con l’impegno di quotidiana militanza. E’ necessario un salto di livello, un nuovo grande processo di aggregazione, senza il quale la Destra italiana rischia di avere un ruolo secondario e marginale nel futuro della politica italiana. Non siamo per nulla ostili alla Lega di Salvini, al nostro storico alleato di Forza Italia, né a tutte le nuove formazioni politiche che vogliono costruire un centrodestra alternativo al sistema di potere di Matteo Renzi. Ma la Destra, come ai tempi di An, deve avere la forza elettorale e politica per confrontarsi alla pari con tutti questi potenziali alleati. Senza la presenza forte e radicata della nostra tradizione politica il centrodestra rischia di non essere competitivo rispetto al Pd di Renzi ed all’antipolitica del M5S.
  • –  La Destra italiana è sempre stata un soggetto politico plurale dal punto di vista culturale, ma ci sono almeno cinque punti unificanti che distinguono la nostra area politica dal resto del centrodestra: la centralità della sovranità e dell’identità nazionale da affermare a cominciare dall’emergenza immigrazione che stiamo vivendo in questi mesi, il senso dello Stato, la solidarietà comunitaria, la difesa del Made in Italy e del lavoro italiano e l’affermazione dei valori non negoziabili della persona. Su tutti questi temi va fatto un ampio lavoro di elaborazione culturale e di diffusione formativa e comunicativa, che però non può essere separato – anche nell’attività della Fondazione Alleanza Nazionale – dalla concreta azione politica nel territorio e nelle istituzioni, secondo la nostra irrinunciabile visione del mondo di unità tra pensiero ed azione.L’assemblea esprime il suo pieno appoggio alla “Mozione dei quarantenni”, promossa da Sabina Bonelli, Michele Facci, Fausto Orsomarso, Andrea Santoro, Alessandro Urzì e Gianluca Vignale per la prossima Assemblea dei soci del 3 e 4 ottobre pv, che prevede l’impegno politico e organizzativo della Fondazione Alleanza Nazionale per riaggregare tutta l’area politica ed elettorale della Destra italiana.
  • –  Ritiene che questo processo debba avvenire – come è previsto dalla suddetta Mozione – nella massima trasparenza, con il coinvolgimento democratico di tutte le persone disponibili, senza rendite di posizione per nessuno e senza egemonie precostituite. Deve nascere una classe dirigente nuova, non costruita in laboratorio, non frutto di liste bloccate né selezionata in base all’immagine, in grado di avviare una stagione politica di rinnovamento della Destra, radicata nella grande tradizione di questa area politica.
  • –  Lancia un appello a tutti i rappresentanti politici e a tutti i militanti che oggi sono dispersi in diverse collocazioni politiche o sociali, per tentare una grande opera di ricomposizione della diaspora della Destra: l’esperienza del Pdl ci ha dimostrato che è veramente difficile rappresentare i nostri valori in formazioni partitiche che partono da diverse ispirazioni culturali e che subiscono il condizionamento del “politicamente corretto”.
  • –  Invita i vertici di Fratelli d’Italia – come quelli di tutte le altre realtà politiche e associative che operano nell’area della Destra – ad accogliere positivamente questa opportunità, evitando sterili polemiche e verificando concretamente il valore qualitativo e quantitativo dell’aggregazione che si potrà raccogliere attorno all’impegno politico della Fondazione AN. L’obiettivo deve essere quello di creare un nuovo soggetto unitario con tutte le energie disponibili, scegliendo la classe dirigente e le candidature con regole chiare e democratiche, ispirate a quel metodo delle primarie che ha rappresentato il “mito di fondazione” di Fdi e la speranza futura di tutto il centrodestra.
  • –  Aderisce all’aggregazione di ForumDestra che ha finora raccolto l’adesione di oltre 30 associazioni e sarà un utile strumento per costruire il “Comitato dei Promotori” che – come previsto dalla “Mozione dei Quarantenni” – deve guidare la fase di nascita del nuovo soggetto politico, fino all’indizione di un’Assemblea congressuale aperta democraticamente a tutto il mondo della Destra.

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