Il Premio Lucrezia Borgia assegnato a Mazzanti per meriti giornalistici

17 Set 2015 17:03 - di Redazione

Domenica prossima, nella cittadina di Bisceglie, in Puglia, nell’ambito della seconda edizione del Premio nazionale Lucrezia Borgia, verrà premiato, per meriti giornalistici, Massimiliano Mazzanti, editorialista de l’Asinorosso.it. ed ex giornalista del Secolo d’Italia, oltre che scrittore e collaboratore di varie riviste politiche e storiche. A far guadagnare a Mazzanti il prestigioso riconoscimento sono stati l’impegno, gli articoli, gli interventi e specialmente i libri dedicati alla vicenda della Uno bianca. Uscito in prima edizione nel 2008 e in seconda nel 2013, l’opera di Massimiliano Mazzanti sulla Uno bianca è unanimemente riconosciuta come la più completa ricostruzione delle vicende e dei retroscena che videro protagonisti i fratelli RobertoFabio e Alberto Savi e altri tre agenti della Polizia di Stato, negli anni che vanno dal 1987 al 1994. Tantissimi i riconoscimenti raccolti dai due volumi tra lettori di indubbio prestigio, tra i quali non possono non essere ricordati Maria Colonnelli Moneta (la madre dell’eroico, giovane carabiniere assassinato al Pilastro, Andrea Moneta); l’ex-capo dello Stato, Francesco Cossiga; l’ex-presidente della Corte d’appello di Bologna che condannò i Savi e i loro complici all’ergastolo, Libero Mancuso, il quale, nel corso della presentazione della seconda edizione, definì Uno bianca «il miglior libro di storia criminale» che avesse mai letto.

Mazzanti è stato anche apprezzato giornalista del Secolo d’Italia

Per altro, nel momento in cui il valore di questo impegno viene sottolineato col Premio Duchessa Borgia, non si può non ricordare come i più importanti programmi televisivi in materia (La storia siamo noi, condotto da Giovanni Minoli, per Rai2Città criminali, condotto da Vinicio Marchioni, per La7) siano stati realizzati, coinvolgendo direttamente Massimiliano Mazzanti e basandosi ampliamente sulle sue ricostruzioni e sulle sue tesi. Infine, da rilevare come, all’uscita della seconda edizione, Mazzanti è stato citato in tribunale da un magistrato, Giovanni Spinosa, già pubblico ministero nel famoso processo per la strage del Pilastro, il quale contestava duramente parti significative del libro, chiedendone la distruzione e pretendendo un astronomico risarcimento. La causa, in primo grado, ha visto rigettate tutte le richieste del magistrato mentre Mazzanti, implicitamente, ha così visto riconosciuto il valore del suo lavoro anche in sede giudiziaria. Il Premio nazionale Duchessa Borgia viene concesso sotto gli alti patrocini della Regione Puglia, della Provincia di Bari-Andria-Trani, del Ducato di Aragona, delle città di Ferrara e Bisceglie. Mazzanti è stato anche apprezzato consigliere comunale della sua città, Bologna, per Alleanza Nazionale.

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