Ora Marino ha paura dei romani: a Fiumicino passa per l’uscita secondaria

3 Set 2015 15:39 - di Guido Liberati

Il sindaco Ignazio Marino è rientrato nella capitale dopo le interminabili vacanze negli States e ai Caraibi. Marino, che mercoledì ha incontrato il primo cittadino di New York Bill De Blasio, è atterrato all’aeroporto di Fiumicino alle 12.55 con un volo di linea Alitalia. Il sindaco, completo blu e camicia azzurra senza cravatta in compagnia moglie, è stato prelevato direttamente sottobordo e, sotto scorta, fatto uscire dall’aeroporto direttamente da un varco decentrato. Anche al rientro a Roma il sindaco Ignazio Marino ha scelto la massima “non visibilità”. E così a Fiumicino ha preferito evitare giornalisti e fotografi (all’uscita dalla dogana, se ne contavano una ventina), come pure di incrociare turisti in arrivo e in partenza, e uscire dallo scalo da un varco secondario. La richiesta di un rientro “protetto” era pervenuta all’ufficio della Polizia di frontiera, che ha provveduto a far scendere Marino direttamente sulla pista, mentre tutti gli altri passeggeri si sono serviti del finger. Qui lo attendeva una vettura che, scortata, subito dopo ha lasciato l’aeroporto diretta a Roma.

A New York Marino ha citato una frase di Mussolini

Prima di partire dagli Stati Uniti, dove ha soggiornato per alcune settimane, ha tenuto una conferenza stampa con il sindaco di New York, Bill de Blasio, che con il collega romano ha in comune il fatto di essere molto impopolare tra i suoi amministrati.  «Sono moltro orgoglioso dell’amicizia della città di New York – ha detto il chirurgo genovese – e del sostegno di un vero democratico e un vero riformista, che non teme mai di cambiare le cose». Il sindaco di Roma si è rifiutato di rispondere alle domande dei giornalisti americani e italiani presenti. Tuttavia ha trovato comunque il modo per togliersi un sassolino dalla scarpa: «Spesso cambiare le cose comporta farsi dei nemici. Ma se a fine giornata non hai tanti nemici vuol dire che non hai fatto la cosa giusta». Più o meno l’aggiornamento del celebre motto “Tanti nemici tanto onore”. Proprio Marino, che alla destra romana ha risposto una volta con lo slogan “Fascisti carogne tornate nelle fogne”, stavolta ha dovuto prendere come fonte d’ispirazione Benito Mussolini.

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